Come produrre olio evo sostenibile: arriva il vademecum

Cosa fare per produrre un olio evo sostenibile, italiano e in grado di conquistare ancora di più i mercati nazionali e internazionali? A questa domanda hanno provato a rispondere Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano e Foa (Frantoi Oleari Associati), che, in una nota, hanno stilato un vademecum per consigliare i produttori di olio italiani per la prossima raccolta. Ecco quali sono i consigli.

Produrre olio evo sostenibile, una scelta che segue (anche) il mercato

Dati e ricerche lo confermano: tra le tendenze del food & beverage 2022, la sostenibilità è ai primi posti. I consumatori apprezzano sempre di più cibi sani, di cui conoscono la provenienza e i metodi di produzione, realizzati con ingredienti di qualità.

Un aspetto che tocca diversi settori, olio compreso e che è stata intercettata da Unaporl e Foa che hanno stilato una serie di consigli per produrre olio evo sostenibile in Italia. “Ogni singolo passaggio è fondamentale per garantire un olio extravergine d’oliva 100% italiano di grande qualità – spiegano il Presidente di Unaprol, David Granieri e il Presidente di Foa, Elio Menta, come si legge nella nota -. Sono necessari piccoli ma importanti accorgimenti per ottenere un prodotto straordinario per gusto, salute e sostenibilità”.

come produrre olio evo sostenibile

Come produrre olio extravergine d’oliva sostenibile in Italia: il vademecum

L’Italia, nel periodo 2021, ha ottenuto il secondo posto nella classifica dei Paesi al mondo per la produzione di olio. Prima di lei, solo la Spagna, che tocca cifra 1.3 milioni. Bene la quantità, ma anche la qualità, per un settore che punta all’eccellenza.

In vista della raccolta delle olive 2022, l’idea di Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano e Foa (Frantoi Oleari Associati) è quella di rivolgersi “a produttori e frantoiani per garantire, attraverso semplici raccomandazioni, un prodotto eccellente”.

Come fare? Ecco alcuni passaggi per produrre olio evo sostenibilee di qualità:

  • Raccolta delle olive. “Attenzione ai gas di scarico e al corretto utilizzo dei lubrificanti tecnici, come anche ad una corretta manutenzione delle attrezzature e dei macchinari utilizzati per la raccolta” si legge nella nota.
  • Trasporto e stoccaggio delle olive. “Sì a cassoni e bins, no a sacchi di juta – spiega il vademecum -. Si invita a garantire la pulizia dei magazzini e ad utilizzare solo mezzi elettrici all’interno delle strutture, che devono essere adeguatamente pulite”.
  • Operazioni in frantoio.“Nei frantoi, il documento suggerisce, inoltre, di eseguire la manutenzione annuale programmata e le operazioni di ingrassaggio, rigorosamente non in lavorazione. E si invita ad eseguire, in modo corretto, le operazioni di pulizia del frantoio”.

come produrre olio evo sostenibile

I migliori oli italiani

Quello della produzione di olio in Italia è un settore di eccellenza riconosciuto nel mondo. Mentre si attende la raccolta delle olive 2022 – che di solito avviene in autunno – e, di conseguenza, l’olio nuovo 2022, si guarda con soddisfazione ai risultati raggiunti. In ottica di quantità, certo, ma anche e soprattutto di qualità.

Nella Guida dei Migliori oli d’Italia 2022, sono stati 217 i prodotti aggiudicatisi l’ambito premio Tre Foglie. 16 le regioni rappresentate, tra cui svetta la Toscana come territorio più rappresentato. Anche durante la presentazione della guida, avvenuta la scorsa primavera, l’attenzione si era focalizzata sul rapporto tra olio e sostenibilità. Si impone una accelerazione del percorso verso una maggiore sostenibilità” aveva spiegato Paolo Cuccia, presidente di Gambero Rosso.

Related Posts

Ultimi Articoli