L’OIV compie 100 anni: traguardi raggiunti e sfide future

L’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, meglio conosciuta come OIV, compie 100 anni. Questo traguardo importante verrà festeggiato durante tutto il 2024 attraverso un gran numero di eventi che si terranno in tutto il mondo, che si concluderanno con l’inaugurazione della nuova sede e con il 45esimo Congresso mondiale della vigna e del vino a Digione, in Francia.

Un secolo di impegno e passione

Le sfide che l’OIV, nel corso di questi primi 100 anni, ha dovuto affrontare sono state davvero numerose; nonostante ciò, l’organizzazione mostra ancora oggi una forte passione (unita a una profonda determinazione) in grado di spingerla verso un’espansione sempre maggiore, con l’obiettivo di includere sempre più Stati membri che desiderano partecipare al dibattito globale sulla vite e sul vino.

Oggi, l’OIV è pronto a salutare con un sorriso il passato per vivere appieno il presente e, al contempo, gettare le basi per un futuro migliore. Le prospettive, tra evoluzione digitale e cambiamento climatico, non sono certo delle migliori e richiederanno sforzi non indifferenti.

In un’economia sempre più globale, la missione dell’OIV consiste nel mediare tra gli Stati membri per facilitare la produzione e il commercio internazionale del vino, cercando di rendere entrambe le operazioni molto più sostenibili. Ed è sempre l’OIV a permettere di raggiungere il consenso comune, indirizzando verso le migliori pratiche di produzione sostenibile che abbiano un impatto forte e diretto sul prodotto finale.

Da qui, l’indizione di un anno internazionale dedicato proprio alla vite e al vino, dal carattere fortemente simbolico, che sensibilizza tutti i Paesi del mondo produttori di vino su un tema molto importante: la vite e il vino di domani.

Le prime parole ufficiali sono giunte da John Barker, nuovo direttore generale dell’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino: “Il centenario dell’Oiv è un’opportunità per celebrare un secolo di successi, per rafforzare l’impegno dei membri nei confronti dell’Organizzazione, per elevare il profilo dell’Oiv e per guardare ai prossimi 100 anni e oltre. La leadership e la collaborazione che l’Oiv fornisce – ha dichiarato in presenza del presidente Luigi Moio – sono necessarie oggi più che mai per aiutare i Paesi membri a superare le sfide e a trarre profitto dalle opportunità che il settore vitivinicolo si trova oggi ad affrontare”.

john-barker
John Barker, Direttore Generale OIV – Fonte: theshout.co.nz

Baker ha assunto l’incarico a giugno 2023, in occasione dell’assemblea generale dell’OIV a Jerex de la Frontera, a seguito della scomparsa prematura di Pau Roca, che è stato ricordato con gratitudine, stima e amicizia dallo stesso Moio.

OIV e obiettivi futuri

Lo stesso Barker ha evidenziato il legame imprescindibile tra il vino, i produttori vitivinicoli e la terra, oltre che quello tra il clima e le persone che abitano il territorio, sia dal punto di vista economico, sia sotto il profilo culturale.

Per questo, tra gli obiettivi dell’OIV rientra indubbiamente la promozione dell’integrità e dell’autenticità di tutti i prodotti della vite, insieme alla valorizzazione di un consumo sostenibile, responsabile e moderato.

Questi propositi verranno costantemente ricordati non solo in occasione delle varie celebrazioni previste per il centenario dell’OIV, ma anche attraverso un nuovo piano strategico quinquennale (2025-2030) definito prestando grande attenzione a fattori importanti come il cambiamento climatico e la sostenibilità. Non solo, perché una delle missioni future dell’OIV sarà quella di coinvolgere ancora più Paesi nell’organizzazione, compre i Paesi terzi.

Luigi-Moio
Luigi Moio, Presidente OIV – Fonte: ecaserta.com

Si tratta di una visione futura ampia e innovativa, che rende giustizia a questi primi 100 anni dell’OIV, fondata nel 1924 su principi ancora oggi estremamente attuali: “Prima di tutto, studiare e sviluppare misure idonee a far conoscere ed apprezzare il valore positivo di un consumo moderato del vino in abbinamento ai pasti ed in un contesto di stile di vita sano. In merito a questo primo obiettivo – ha sottolineato Luigi Moio – è il caso di ricordare che il primo articolo dell’atto costitutivo dell’Oiv, risalente al 1924, dichiarava che l’organizzazione doveva raccogliere, studiare e pubblicare informazioni che dimostravano gli effetti benefici del vino”.

Fonte immagine di copertina: WineNews

Related Posts

Ultimi Articoli