Arriva un nuovo studio sul consumo moderato del vino che premia ancora una volta chi beve responsabilmente Nonostante sia ormai accertato che l’abuso di alcol è gravemente dannoso per la salute, molte evidenze epidemiologiche e cliniche sembrano sottolineare il ruolo protettivo di moderate quantità di alcol e del vino, in particolare, sulla salute.
Lo dice la review “Moderate wine consumption and health: a narrative review” pubblicata sulla rivista internazionale Nutrients. Questo report mira a rivalutare il rapporto tra il tipo o la dose di bevanda alcolica e il rischio ridotto o aumentato di varie malattie, alla luce delle evidenze scientifiche più attuali. In particolare, sono stati valutati studi in vitro sulla modulazione delle vie biochimiche e sull’espressione genica dei componenti bioattivi del vino. Il risultato è strabiliante: il vino risulta essere un elisir per la buona salute.
Secondo gli esperti, è un’alchimia di proprietà uniche, un magico e irriproducibile mix di polifenoli e antiossidanti. Con il consumo basso o moderato, il vino è utile nel controllo delle malattie cardiovascolari, del diabete di tipo 2 e dei disturbi neurologici. La ricerca “zittisce” anche l’Irlanda che aveva classificato sulle etichette come “dannoso” il consumo di vino. Una scelta che ha causato la rabbia del Ministro Lollobrigida che aveva bocciato l’etichetta del vino in Irlanda. Vediamo cosa emerge dallo studio pubblicato su Nutrients.
I dettagli dello studio sul consumo moderato di vino
La review “Moderate wine consumption and health: a narrative review” pubblicata sulla rivista internazionale Nutrients ha finalmente messo il punto sugli aspetti positivi del consumo di vino. La ricerca ha selezionato ventiquattro studi emersi dai team di PubMed, Scopus e Google Scholar per la valutazione del consumo moderato di alcol o vino e degli effetti sulla salute. In particolare:
- otto studi riguardavano le malattie cardiovascolari;
- tre il diabete di tipo 2;
- quattro le malattie neuro degenerative;
- cinque il cancro;
- quattro erano legati alla longevità.
Il rapporto finale fa emergere anche una breve discussione sulle pratiche viticole ed enologiche che potenzialmente influenzano il contenuto di componenti bioattivi nel vino. L’obiettivo principale dello studio condotto è di fornire concrete evidenze scientifiche per orientare le istituzioni che devono stabilire linee guida sul consumo corretto e consapevole delle bevande alcoliche, nello specifico del vino, al fine di non nuocere alla salute e anzi possibilmente tutelarla. I risultati hanno fatto emergere quanto il vino abbia effetti positivi e aiuti a ridurre il rischio di varie malattie, se vi è un consumo moderato.
I risultati dello studio sul consumo moderato del vino
L’analisi pubblicata dagli esperti su Nutrients indica chiaramente che il vino differisce da altre bevande alcoliche e il suo consumo moderato non solo non aumenta il rischio di malattie croniche degenerative, ma è anche associato a benefici per la salute.
Ciò vale, in particolare, se il consumo moderato del vino viene incluso in un modello alimentare di dieta mediterranea. Ovviamente, gli studiosi sottolineano che ogni sforzo deve essere fatto per promuovere l’educazione comportamentale per prevenire gli abusi di alcol (vino incluso), soprattutto, tra i giovani. Ma bere vino responsabilmente, produce effetti positivi.
Per gli esperti, il vino non è una bevanda alcolica come le altre. Infatti, oltre ad avere un innegabile valore culturale, tradizionale e sociale, ha dei risvolti benefici sulla salute. Questo rende inappropriate certe prese di posizione da parte di alcuni Stati Europei, come l’Irlanda, che hanno di recente introdotto le etichette di allarme su vini come il Sangiovese o il Sauvignon.
La presentazione dei risultati dello studio sul consumo moderato di vino
Il rapporto relativo allo studio sul consumo moderato di vino è stato discusso e presentato in Italia, al convegno “Bere mediterraneo” organizzato a Palazzo Giustiniani dal vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio. Questa analisi si inserisce in altri studi che mostrano l’impegno di un gruppo di ricercatori indipendenti di diverse istituzioni accademiche italiane per fare chiarezza sui benefici del vino associati a un consumo moderato. Tra i ricercatori che si stanno muovendo in tal senso vi sono:
- Silvana Hrella e Marco Malaguti del Dipartimento di Nutrizione umana dell’università di Bologna;
- Laura di Renzo di Biomedicina e prevenzione di Roma Tor Vergata;
- Luigi Bavaresco, di Scienze delle produzioni vegetali sostenibili dell’università Sacro Cuore di Piacenza;
- Elisabetta Bernardi di Bioscienze, Biotecnologie e Ambiente dell’università di Pisa;
- Attilio Giacosa di Gastroenterologia e Nutrizione Clinica del Policlinico di Monza.
Insieme a questi esperti, sono stati presi in esame – nel corso del convegno – i 24 studi scientifici pubblicati tra il 2010 e il 2022 e riguardanti le malattie cardiovascolari, il diabete di tipo 2, le malattie neuro degenerative, il cancro e la longevità. Incrociando i dati di questi studi, è venuto fuori che il consumo moderato di vino comporta rischi inferiori ai benefici, specie se in abbinamento vi è la dieta Mediterranea.
Per “consumo moderato” a cui si riferiscono gli studiosi si intende quello in età adulta e durante i pasti. In questo modo, infatti, possono diminuire gli effetti tossici dell’etanolo. Piuttosto, l’abbinamento del vino alla dieta Mediterranea attiva le difese antiossidanti e disintossicanti del vino, possibili grazie alla presenza di polifenoli. Insomma, questa pratica sarebbe in grado di modulare le difese dell’organismo e proteggere dalle malattie cronico degenerative.
Altri studi che premiano il consumo moderato di vino
Sempre per tutelare la “reputazione” del vino, stanno emergendo a livello nazionale e non solo diversi altri studi che mettono in mostra i vantaggi di questa bevanda se abbinata a un consumo moderato. In quest’ottica, da poco è stata istituito l’IRVAS, cioè l’Istituto per la ricerca su vino, alimentazione e salute, presieduto da Luigi Tonino Marsella, del dipartimento di Biomedicina e prevenzione dell’università di Roma Tor Vergata.
Questo Istituto ha lo scopo di promuovere e facilitare la diffusione della conoscenza del consumo moderato del vino e della dieta Mediterranea. Un passo importante in avanti per imparare a conoscere i pregi e i benefici del vino, capendo come fare per scongiurare i rischi.