Giù i prezzi di vendita vino 2022, ma aumentano i costi di produzione: l’analisi

I prezzi di vendita di vino al dettaglio a gennaio 2022 sono calati del 1,2%. Ma i costi di produzione per le cantine, tra rincaro bollette e aumento delle materie prime, non intendono scendere. È questa l’analisi emersa dalla Consulta vino della Coldiretti sulla base dei dati Istat sui prezzi al consumo a gennaio 2022. Prezzi che evidenziano una grave criticità per il settore.

Prezzi vendita vino 2022: nel carrello della spesa i prezzi scendono

Questo inizio anno è cominciato con un ribasso dei prezzi del vino nella grande distribuzione. “Le politiche commerciali adottate al dettaglio, con sottocosto e promozioni, non possono gravare sulle spalle dei produttori con bilanci già provati dalla crisi e dagli aumenti internazionali dei costi di produzione, confezionamento e trasporto” si legge nella nota di Coldiretti.

Ciò che preoccupa è anche la lenta ripresa dell’Horeca, che è uno dei canali commerciali più importanti per il vino. Da marzo 2020, era stata proprio la GDO, insieme all’e-commerce, a trainare le vendite di vino italiano e non solo. Ora, la situazione rischia di diventare difficile.

“Il crollo delle attività di bar, trattorie, ristoranti, pizzerie e agriturismi travolge a valanga interi settori dell’agroalimentare Made in Italy con vino e cibi invenduti per un valore stimato in quasi 5 miliardi nel 2021. E un trend in ulteriore peggioramento con i locali deserti a causa della ripresa dei contagi nel 2022″ continua Coldiretti. 

“È necessario – si legge ancora – un adeguamento dei listini del vino per sostenere un settore determinate dell’agroalimentare Made in Italy. Settore che, dalla vendemmia alla tavola offre opportunità di lavoro a 1,3 milioni di persone impegnate direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, sia per quelle impiegate in attività connesse e di servizio”.

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Rincaro materie prime, un problema anche per il vino italiano

L’abbassamento dei prezzi di vendita del vino nei supermercati di inizio 2022 preoccupa ancora di più produttori e associazioni considerando l’aumento dei costi di produzione che devono affrontare. Oggi, il costo per produrre vino è aumentato del 12% secondo l’analisi di Coldiretti. E non è detto che l’asticella si fermi qui.

La crisi delle materie prime e dei trasporti aveva iniziato a far capolino già in autunno, quando alcuni elementi essenziali per la produzione, come il sughero o il vetro, diventavano sempre più rari. E, di conseguenza, costosi.

Il rincaro delle materie prime ha colpito tutti, nessuno escluso, come spiegato dagli ideatori di The Wine Net in una recente intervista rilasciata a I Grandi Vini. Tra i costi dei materiali in aumento per la produzione di vino, energia, ma anche il cartone. Difficile fare previsioni – ci avevano spiegato – ma l’aumento dei listini vino dovrebbe vedersi maggiormente in primavera. Nella speranza di trovare una soluzione prima di quella data.

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Non solo prezzi vendita vino: Coldiretti rilancia sul Cancer Plan

Nel suo intervento, Coldiretti approfitta anche per tornare sull’argomento Cancer Plan e vino. In questi giorni andrà in scena a Bruxelles il voto decisivo sul Piano Anti Cancro, che deciderà se la promozione e la presentazione del vino in Europa cambierà per sempre oppure no. Negli scorsi giorni, sono stati depositati gli emendamenti di modifica legati al vino. Ora, non resta che attendere.

“Il vino in Italia è diventato l’emblema di uno stile di vita “lento”, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi. Da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di alcol – afferma Coldiretti -. Sono pertanto del tutto fuori luogo secondo la Coldiretti le misure ipotizzate come gli allarmi salutistici in etichetta già adottati per le sigarette, l’aumento della tassazione o l’esclusione dalle politiche promozionali dell’Unione Europea. Si tratterebbe peraltro di un orientamento incoerente con il sostegno accordato dal provvedimento alla Dieta Mediterranea, considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, tra cui il cancro. Ma che si fonda anche – ricorda la Coldiretti – sul consumo regolare di un bicchiere di vino ai pasti. L’equilibrio nutrizionale – conclude la Coldiretti – va infatti ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto”.

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