Tutte le soluzioni e le novità pensate per salvaguardia dei vigneti

Le preoccupazioni legate alla salvaguardia dei vigneti sono numerose, da quelle dovute agli agenti atmosferici come gelo, grandine e vento, a quelle causate da animali come ungulati e uccelli. Vediamo quali soluzioni si possono trovare a seconda della necessità.

Soluzioni per proteggere i vigneti da animali selvatici e uccelli

Il problema degli animali selvatici è sempre più forte in molti areali viticoli. Su questo tema il produttore ha il diritto di proteggere le proprie colture contro un pericolo imminente, ma anche il dovere di intraprendere delle misure di protezione che non causino danni alla fauna dei vigneti. Le recinzioni sono da sempre il sistema di salvaguardia più efficace contro gli ungulati, ma al contempo più costoso e meno estetico da realizzare. Per essere risolutiva una recinzione deve essere alta almeno due metri, anche di più se il terreno è in pendenza. Quando si hanno invece giovani viti, più appetibili agli animali, uno degli strumenti da tenere in considerazione è lo shelter, utilizzato per proteggere le barbatelle e le nuove rimesse. Lo shelter per vigneti è composto da una striscia rettangolare di plastica, morbida o rigida, che viene arrotolata alla base della pianta, lasciando una certa distanza dalla corteccia. Protegge la giovane pianta da attacchi di ungulati, ma anche da batteri, muffe e insetti. Indirettamente si ha anche un miglioramento del microclima termico in prossimità della barbatella e un incremento della crescita vegetativa.

shelter per vigneto
Shelter per vigneto OSO

Invece per proteggere il frutto dall’attacco degli uccelli si possono utilizzare sistemi dissuasivi ottici o acustici. Il sistema dissuasivo ottico è composto da strisce in plastica colorata appese parallelamente tra loro, mosse in modo aleatorio da un motore elettrico. Il sistema dissuasivo acustico è invece un dispositivo che genera ultrasuoni a intervalli irregolari, spesso abbinati ad elementi ottici roteanti. L’efficacia di questi due sistemi è limitata e spesso gli uccelli vi si abituano rapidamente.

L’installazione delle reti è sicuramente la misura più efficace, in questo caso sono preferibili colorate e a maglia stretta. Se tese bene e controllate regolarmente non c’è rischio che uccelli o ricci ci rimangano intrappolati. 

La grandine, un problema sempre più frequente e intenso

Anche la grandine può compromettere la produzione, e la vitalità stessa dell’impianto. Anche una lieve grandinata ad inizio stagione può danneggiare seriamente il raccolto. La classica rete antigrandine viene installata su apposite strutture e fissata in modo da garantire totale protezione dalle intemperie, mantenendo comunque una minima elasticità per evitare usure precoci del materiale. Le reti vengono realizzate lavorando il monofilo con una particolare tecnica chiamata tessitura a telaio; la maglia che si ottiene con questo tipo di lavorazione è di forma rettangolare ed è indeformabile se sottoposta al peso della grandine. Per i vigneti a spalliera viene utilizzato un tipo di copertura a grembiule, indipendente in ogni singolo filare, che protegge in modo totale dalla grandine e dagli uccelli.

 

corradi reti antigrandine
Rete anti grandine “Salvigna System” di Corradi Systems

La salvaguardia dei vigneti contro il gelo e i forti gli sbalzi di temperatura invernali

Le gelate improvvise, specialmente primaverili possono danneggiare pesantemente i raccolti nei vigneti. Minime termiche notturne al di sotto di 0 °C, sono un grande rischio per il disseccamento dei giovani germogli per l’accrescimento delle infiorescenze.

Per combattere questo pericolo esistono alcune tecniche, come la microirrigazione qualche ora prima della minima termica, l’utilizzo delle candele antigelo, o di miscelatori d’aria, che limitano l’eventuale danno entro certi limiti di temperatura.

Un metodo utilizzato in alcune areali viticoli è l’applicazione di cavi scaldanti, robusti cavi posti direttamente sui fili portanti del vigneto e in prossimità delle gemme vinicole. Il controllo avviene tramite un termostato con sonda di temperatura esterna, che accende l’impianto al superamento del limite di temperatura specificato.

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