Gelo tardivo, in Francia si accendono i falò per proteggere i vigneti

L’inverno è tornato – almeno per qualche giorno – e il gelo tardivo minaccia i vigneti. Una massa d’aria di origine artica particolarmente fredda per il periodo ha investito gran parte d’Europa, non risparmiando l’Italia e nemmeno la Francia. Temperature molto basse per il periodo e in alcuni casi anche neve e gelate. Dopo le immagini di quest’inverno, con i vigneti sotto la neve, il freddo non dà tregua nemmeno ad Aprile. E agricoltori e viticoltori cercano di correre ai ripari.

Pericolo gelo tardivo per i vigneti, i fuochi si accendono a Chablis

Le immagini che arrivano da Chablis, comune di grande tradizione vinicola in Borgogna, lasciano con il fiato sospeso. A pubblicarle Titouan Rimbault Photographe – Auxerre che, dalla sua pagina Facebook, mostra i fuochi accesi tra i filari nella notte. “Questo spettacolo è grandioso per gli occhi, ma non bisogna dimenticare la situazione molto difficile per tutti quei viticoltori che combattono contro madre natura… – recita il post Facebook – Un pensiero anche per tutti gli altri produttori / agricoltori che non hanno i mezzi per trovare una soluzione contro questo gelo tardivo tra i vigneti”.

gelo tardivo vigneti
Foto di Titouan Rimbault Photographe – Auxerre
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Il gelo tardivo preoccupa anche i coltivatori italiani

A lanciare l’allarme è Coldiretti che, con la sua analisi, spazia oltre la vite ponendo l’attenzione anche su olivo, frutta e verdura. “Il crollo delle temperature sottozero in primavera mette a rischio i raccolti dopo un lungo periodo di alte temperature che hanno favorito il risveglio della vegetazione, che è ora più sensibile al grande freddo”.

“Le piante durante il riposo invernale – sottolinea la Coldiretti – sono in grado di sopportare temperature inferiori allo zero, anche di decine di gradi, ma diventano particolarmente sensibili, una volta risvegliate, in fase di fioritura o dopo aver emesso le nuove foglioline. A essere compromessa a causa del gelo tardivo è la produzione di fragole e quella di ciliegi, albicocchi, peschi e mandorli ma anche meli e peri già fioriti o in fiore. “Ad essere colpiti sono anche gli ortaggi coltivati come lattughe, asparagi, carciofi, bietole, cavoli, spinaci, fave e piselli. Fuori dal riposo invernale e, pertanto, più sensibili al gelo, anche la vite e l’ulivo“.

Foto di copertina da Titouan Rimbault Photographe – Auxerre

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