Il primo semestre del 2021 fa registrare vendite record di vino: Italia tra i 12 paesi top buyer
I dati fanno registrare, senza dubbio, un segno positivo, già evidenziato da diverse statistiche: nei primi sei mesi del 2021 l’Italia si colloca tra i 12 paesi buyer esteri con vendite record di vino.
Riaperture e ‘revenge spending’ hanno determinato determinato ottimi dati e la ripresa è tangibile: nel primo semestre di quest’anno le importazioni si sono assestate su un +7,1% rispetto al 2020 ma anche su un significativo + 6,8% sul 2019.
L’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor ha elaborato gli ultimi dati doganali sulle importazioni dei 12 principali mercati mondiali della domanda di vino, che tutti insieme equivalgono a 3/4 del totale export Made in Italy.
Tra i 12 Paesi di riferimento bene anche la domanda globale di vino, che ha visto una crescita nell’ultimo anno dell’8,1%, con la Francia che conosce un +26,2%.
Rispetto al primo semestre 2019 l’Italia conosce cifre da capogiro: +6,8%, a quasi 2,6 miliardi di euro, contro la Francia a +2% (oltre 3,3 miliardi di euro) e importazioni totali di vino ancora in terreno negativo (-1,7%, a quasi 10 miliardi di euro).
Qual è il quadro internazionale delle vendite di vino?
Mentre l’Italia fa registrare vendite record di vino, ecco nel dettaglio come si muovono gli altri paesi:
- Cina (+36,8%)
- Germania (+9,3%)
- Russia (+29,4%)
- Usa (+1%, ma sul 2019 l’incremento è di quasi il 6%)
- Uk (-0,4%)
- Canada (+2,5%)
Crescono sia i vini fermi che, come di consueto, le bollicine: le importazioni dei vini fermi (+6,9%, con il prezzo medio salito a +5,9%),gli sparkling incrementano le vendite dell’11,1%, con una riduzione del prezzo medio del 4,8%.
Gli interventi del direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani
“Il settore è uscito, si spera definitivamente, da una crisi senza precedenti grazie ai fondamentali dei suoi operatori, alla loro organizzazione commerciale e alla forza del brand tricolore. Oggi, in particolare con i nostri vini simbolo, siamo al centro del fenomeno legato ai ‘consumi di rivalsa’ post-Covid: un effetto traino da intercettare e da cui ripartire consolidando ancora di più le quote di mercato. Anche a questo servirà Vinitaly Special edition, l’evento business di ottobre con la presenza di buyer, distributori, delegazioni estere dai principali paesi target per il settore”.