Il vino italiano continua il suo viaggio in Cina

Sono ripartiti gli appuntamenti del corso “ITAlian Wine & Spirit”, evento di promozione del vino italiano in Cina. Le tappe in programma? Shenyang, Chongqing e infine Pechino

Mentre in Italia le fiere del vino si adeguano al nuovo Dpcm e preparano i loro stand online – è fresca la notizia del nuovo formato online di Wine2Wine e BrauBeviale (Le fiere del vino diventano online leggi l’articolo completo) – dall’altra parte del mondo il vino del Belpaese riprende la promozione in presenza. È partita, infatti, la scorsa domenica la seconda serie di appuntamenti previsti nell’ambito della 21ma edizione del corso “ITAlian Wine & Spirit”, evento di promozione del vino italiano che – come sottolinea Federvini – prevede la realizzazione di attività di formazione, con associate degustazioni, destinate ad importatori ed esportatori di settore, media e rivenditori al dettaglio.

Il viaggio del vino italiano in Cina toccherà tre città: dopo Shanghai, Chengdu e Xiamen, infatti, è il turno di Shenyang (25-27 ottobre), Chongqing (22-24 novembre) e quindi Pechino (12 -14 dicembre). Nel corso degli appuntamenti – continua la nota di Federvini – saranno formati 180 nuovi promotori cinesi del vino italiano nella “Terra di Mezzo” selezionati tra importatori, distributori, canale Horeca, wine retailers incluso Gdo, Media e KOL (Key Opinion Leaders). I nuovi ambasciatori del vino italiano andranno a sommarsi agli 850 già diplomatisi durante i 20 corsi realizzati nelle città di prima e seconda fascia nell’arco degli ultimi due anni.

Siamo particolarmente lieti di proseguire il ciclo di eventi di promozione del vino italiano in Cina previsti per il 2020 in tre importanti città come Shenyang, Chongqing e naturalmente Pechino – commenta Gianpaolo Bruno, Direttore dell’Agenzia ICE di Pechino e Coordinatore della Rete ICE in Cina e Mongolia. – Confermiamo così il nostro impegno nel ripartire con rinnovata energia nell’organizzazione di eventi in presenza dopo l’emergenza Covid-19”.

I corsi sono frutto dell’investimento promozionale finanziato dal MAECI e realizzato dall’Agenzia ICE di Pechino in collaborazione di FederviniUnione Italiana Vini e Federdoc. “Tali eventi – continua Bruno – realizzati con il supporto dell’Ambasciata d’Italia a Pechino e del Consolato Generale di Chongqing, prevedono la realizzazione di corsi di formazione e cicli di degustazione di prodotti enologici di qualificate cantine italiane, destinati a importatori, distributori e media specializzati di settore con l’obiettivo di favorire la conoscenza delle eccellenze vitivinicole del nostro Paese e sostenere la proiezione dei marchi italiani sul mercato cinese nell’attuale fase di rapida accelerazione dei consumi interni.” 

Il vino del Belpaese continua, dunque, a catturare l’interesse dei winelovers cinesi. Basti ricordare che a settembre è andata in scena la terza edizione del Vinitaly roadshow, un evento itinerante che ha toccato Shanghai, Xiamen e Chengdu (Il vino italiano fa tappa in Cina, leggi l’articolo completo), mentre tanti tra Consorzi e associazioni continuano a puntare sui mercati orientali. Con risultati, finora, sorprendenti.

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