Il vino italiano fa tappa in Cina

Gruppo Veronafiere presenta il primo evento internazionale in presenza per il mondo del vino post lockdown: tre le città interessante, Shangai, Xiamen e Chengdu

Il vino italiano guarda sempre più a Oriente e lo fa con il primo evento internazionale in presenza per il mondo del vino uscito dal lockdown. Stiamo parlando della terza edizione del Vinitaly roadshow, il b2b organizzato dalla spa veronese in collaborazione con il partner Pacco Communication Group. Tre gli appuntamenti, che si sono svolti e continueranno a snodarsi a settembre in diverse città cinesi, Shanghai (14 settembre), Xiamen (16 settembre) e Chengdu (18 settembre).

Insieme a Veronafiere – forte già di una lunga esperienza in Asia con Vinitaly – anche ICE e l’intera Rete della Farnesina. In questi giorni, inoltre, a Shanghai va in scena la prima settimana del vino italiano – “Italian Wine Week” – in 20 wine bar e bistro; in contemporanea, Bruto, la più grande piattaforma di e-commerce dedicata ai vini naturali, Bruto, nella stessa settimana, aprirà una sezione speciale dedicata ai produttori italiani. 
 
65 le aziende espositrici arrivate in Cina (10 in più della edizione precedente) e 700 etichette di vini italiani.

“È un passo importante e un momento significativo per l’attività del Gruppo Veronafiere in un anno segnato a livello mondiale dalla pandemia – sottolinea Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – Ripartiamo dall’Asia, in Cina, con un evento di sistema che prevede la presenza fisica a supporto del vino, uno dei prodotti di punta del made in Italy che, come altri, sta risentendo degli effetti del lockdown internazionale. Il road show di Vinitaly servirà anche da leva per promuovere Wine To Asia, la rassegna internazionale per il vino che Veronafiere, tramite la società compartecipata Shenzhen Baina International Ltd., organizza dal 9 all’11 novembre a Shenzhen“.


«Siamo particolarmente lieti di dare avvio al ciclo di eventi di promozione del vino italiano in Cina – commenta Gianpaolo Bruno,  direttore ufficio ICE Pechino e coordinatore uffici ICE in Cina e Mongolia – è il primo appuntamento successivo all’emergenza Covid-19, che si svolgeranno a Shanghai, Xiamen e Chengdu, grazie alla consolidata collaborazione tra Agenzia ICE e Veronafiere-Vinitaly, con il supporto dei Consolati di Shanghai, Chongqing e Canton. Tale eventi prevedono la realizzazione di corsi di formazione e cicli di degustazione di prodotti enologici di qualificate cantine italiane, destinati a importatori, distributori e media specializzati di settore con l’obiettivo di favorire la conoscenza delle eccellenze vitivinicole del nostro paese e sostenere la proiezione dei marchi italiani sul mercato cinese nell’attuale fase di rapida accelerazione dei consumi interni»

 
 

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