7 territori del vino diventati Patrimonio dell’Unesco

La notizia che i portici di Bologna sono diventati Patrimonio dell’Unesco ha riportato alta l’attenzione verso uno degli elenchi più conosciuti e ricercati del mondo. Sì, perché chi non ha mai sentito parlare almeno una volta della celebre lista che racchiude al suo interno città millenarie, capolavori dell’arte e dell’architettura di tutti i tempi e paesaggi naturali unici al mondo

Accanto a tutta questa meraviglia, nell’elenco dei siti eletti Patrimonio dell’Unesco nel mondo, si trovano anche regioni e territori che hanno nel vino il loro principale elemento distintivo. Zone dove la storia dell’enologia si intreccia con quella della popolazione e delle tradizioni locali, le cui colline sono ricoperte da filari e vigneti che danno vita a etichette famose in tutto il mondo.

I territori del vino diventati Patrimonio dell’Unesco sono tanti, in Italia e nel resto del pianeta: eccone sette, a cui presto, forse, potrebbe aggiungersene un ottavo tutto italiano..

Regioni vitivinicole Patrimonio Unesco, quali sono?

1. Langhe Roero Monferrato

Partiamo proprio con uno dei siti italiani dichiarati Patrimonio dell’Unesco. Siamo in Piemonte, tra i paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e del Monferrato. Qui, tra le vigne dove nasce il Barolo, il Barbera e tanti celebri vini piemontesi, filari e cielo si confondono, con le Alpi a fare da sfondo.  “Cinque aree vinicole distinte e un castello – come si legge nel sito ufficiale dell’Unesco -.  La Langa del Barolo, le colline del Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera, Canelli e l’Asti Spumante, il Monferrato degli Infernot, il Castello di Grinzane Cavour”. 

paesaggi vino patrimonio unesco

2. La Val d’Orcia 

Morbide colline, cipressini, antichi borghi perfettamente conservati e, in estate, campi di grano e girasoli che danno vita a quadri naturali mozzafiato. È la Valdorcia, una delle mete preferite dei turisti in Toscana, ma dove, negli ultimi anni, anche l’enoturismo sta andando forte. Qui, infatti, nasce il Vino Orcia DOC e, poco lontano, si trovano le colline di Montalcino e Montepulciano, terra degli omonimi celebri vini toscani

Come si legge nel portale dedicato ai siti patrimonio Unesco della Toscana, questo spettacolo della natura è anche segno della sapienza e della buona amministrazione del governo rinascimentale senese. “Il paesaggio della Val d’Orcia è parte dell’hinterland agricolo di Siena fu ridisegnato e sviluppato al momento della sua integrazione nella Repubblica senese, durante il XIV e il XV secolo. Questo, allo scopo di riflettere gli ideali del buon governo e di creare un quadro esteticamente rimarchevole”.

orcia vino cantinette

3. Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene

Se il Prosecco è oggi il vino italiano più esportato al mondo, lo deve ai suoi produttori e al fertile e fortunato territorio che gli dà i natali. Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono state iscritte nella lista dei siti Patrimonio Unesco in Italia nel 2019. Una zona dove la coltivazione della vite va avanti da secoli e in cui, nel XIX secolo, i fratelli Bellussi idearono la “bellussera”, cioè una tecnica di coltivazione della vite che prevede una disposizione geometrica particolare delle piante. È per questo che, ancora oggi, sorvolando queste terre dall’alto, quello che si vede è un paesaggio a forma di mosaico. 

paesaggi vino patrimonio unesco

4. Colline, case e cantine dello Champagne

Dopo aver percorso la mappa dei siti italiani dichiarati Patrimonio Unesco, ci spostiamo nella vicina Francia, in una regione che tutti, almeno per nome, conoscono. È lo Champagne, terra in cui prendono vita le omonime bollicine francesi, prodotto tra i più conosciute e apprezzati al mondo. Le Colline, Case e Cantine dello Champagne sono state dichiarate Patrimonio dell’Unesco nel 2015. Un luogo dove realtà e leggenda si incrociano e sovrappongono, come la storia di Dom Perignon, il celebre monaco benedettino che avrebbe non solo inventato il metodo champenois, ma anche utilizzato per primo il tappo di sughero.

uva champagne

5. La regione Tokaj -Hegyalja – Ungheria

Dalle vigne francesi a quelle ungheresi, per un viaggio nei territori del vino Patrimonio dell'Unesco. La Tokaj – Hegyalja è un regione del’Ungheria dove si coltiva vino da secoli, in cui le prime tracce ufficiali si attestano secondo alcuni intorno al 1500, secondo altri addirittura a fine 1300. L'intricato schema di vigneti, fattorie, villaggi e piccole città – si legge nel sito Ufficiale dell’Unesco -  con le loro storiche reti di profonde cantine, illustra ogni aspetto della produzione dei famosi vini Tokaj. Vini la cui qualità e gestione sono state rigorosamente regolamentate per quasi tre secoli”.

6. Valle del Medio Reno Superiore

Entrata nella lista dei Patrimoni Unesco nel mondo nel 2002, La Upper Middle Rhine Valley – ovvero Valle del Medio Reno Superiore – è un territorio che si snoda tra antiche città con campanili dal tetto aguzzo, castelli e, ovviamente vigneti. Qui, infatti, viene coltivato il Riesling, un vitigno a bacca bianca che dà vita a vini fruttati e di carattere. 

valle del reno vigne

7. Bordeaux

La città che dà il nome a uno dei vini rossi francesi più celebri è iscritta nell’elenco dei siti Patrimonio Unesco dal 2007.I piani urbanistici e gli insiemi architettonici dell'inizio del XVIII secolo in poi - si legge ancora nel sito dell’Unesco -   pongono la città come un eccezionale esempio di tendenze classiche e neoclassiche innovative. E le conferiscono un'unità e una coerenza urbanistica e architettonica eccezionali”. 

Tra i tanti monumenti e musei da visitare a Bordeaux, non può mancare la Cité du Vin. Nato nel 2016, questa particolare e visionaria struttura situata su dieci livelli, porta i visitatori in un viaggio alla scoperta del vino nella sua dimensione culturale, storica e universale. 
bordeaux cité du vin

Presto un’ottava?

 Poche settimane fa, è giunta la notizia della candidatura del Chianti a Patrimonio Unesco. I territori del Gallo nero. “Un passaggio atteso e dovuto” ha commentato il presidente della regione Eugenio Giani. Se la richiesta verrà accettata, l’elenco dei siti italiani dichiarati Patrimonio Unesco potrebbe arricchirsi di un’importante new entry. E così, quella dei territori del vino che, oltre a quelli già citati sopra, comprendono anche la Valle della Loira, Monticello (USA), Valparaiso e altri.




 
 

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