Oltrepò Pavese, terra di vini

L’Oltrepò Pavese, nella parte sud della provincia di Pavia, è una terra di vini. Tra i vitigni più rappresentativi Pinot Nero, Croatina e Riesling.

L’Oltrepò Pavese è una terra di vini. E il vino è la prima cosa a cui il pensiero va quando si pensa a quel territorio. La Lombardia, infatti, non è solo pianura, risaie e frumento. Basta alzare lo sguardo e si vedranno le colline morbide e armoniose dell’Oltrepò Pavese.

I vitigni più rappresentativi sono: Pinot Nero, Croatina, Barbera e Riesling. Ma potremmo aggiungere: Uva Rara, Ughetta / Vespolina, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Cortese Bianco, Moscato, Malvasia e persino Müller-Thurgau. Molto spesso nel vitigno si identificano – anche nel nome – i vini dell’Oltrepò Pavese. Che su queste colline, rese diverse anche dalle esposizioni e dalla natura dei suoli, diventano unici e inconfondibili.

L’Oltrepò Pavese

L’Oltrepò Pavese si trova nella zona sud della provincia di Pavia. È una delle due aree della Lombardia a trovarsi a sud del Po. Caratterizzato da una fascia pianeggiante vicino al Po, da una zona collinare e da una montana, l’Oltrepò Pavese è ricco di tradizioni culturali, gastronomiche, ma soprattutto enologiche. Confina con la provincia di Piacenza, la provincia di Alessandria e l’appennino ligure. È composto da oltre 70 comuni: i centri principali sono Voghera, Broni, Casteggio, Rivanazzano Terme, Stradella e Varzi.

Le Valli del Vino

Ogni borgo dell’Oltrepò Pavese regala sapori speciali: un viaggio in questa terra può davvero regalare sorprese e far conoscere eccellenze nascoste. Tanti sono gli itinerari che l’enoturista può scegliere. Uno di questi è quello delle Valli del Vino che comprende tre valli: Versa, Scuropasso e Coppa.

  • Valle Versa: famosa e rinomata per la produzione di vini rossi e bianchi. Il tragitto ci porta da Stradella, città delle fisarmoniche, a Montecalvo Versiggia, capitale internazionale della produzione di Pinot nero e sede del Museo del Cavatappi, sino a raggiungere Canevino, sull’antico sentiero di San Colombano.
  • Valle Scuropasso: incuneata tra la Valle Versa e la Valle Coppa. Origina dai boschi di querce e robinie che s’aggrappano ai contrafforti dell’Appennino Ligure per scendere verso i vigneti di Rocca de’ Giorgi, Montecalvo Versiggia, Montalto Pavese, Pietra de’ Giorgi. A fondo valle, dove si apre la pianura, si incontra Broni, sulla Via Emilia, uno dei centri più importanti dell’Oltrepò.
  • Valle Coppa: il centro principale è Casteggio, teatro della famosa battaglia del 222 a.C., nella quale il console romano Marco Claudio Marcello sconfisse i Celti. Nel 218 a.C., dopo che Annibale ne ebbe preso il controllo, fu rasa al suolo dai Romani. La valle, ricca come le altre di castelli e pregevoli edifici di culto, vanta un borgo suggestivo, di charme: è Fortunago, annoverato tra i “Borghi più belli d’Italia”.

Voghera

Voghera è un importante centro industriale e vinicolo situato nell’Oltrepò Pavese.

Il suo centro storico è caratterizzato da edifici di interesse storico come chiese e palazzi, testimonianza del passato ricco di arte e cultura del borgo.

La chiesa più importante e significativa di Voghera è il Duomo, dedicato a San Lorenzo.

La cattedrale venne costruita dal 1605 sulle rovine di una chiesa più antica e conserva al suo interno i Tesori del Duomo: broccati d’oro, arredi preziosi e miniature.

All’interno si trovano numerose opere scultoree e pittoriche di grande pregio.

Accanto al Duomo, Palazzo Gounela mostra uno stile neoclassico con facciata con timpano triangolare retto da quattro colonne.

Nella stessa piazza sorge Casa Nava, un palazzo storico il cui porticato è stato ricostruito mantenendo le caratteristiche tipiche degli antichi portici di Voghera.

Altre attrazioni culturali del centro storico sono rappresentate dal Castello Visconteo, risalente al 1372, dalla chiesa barocca di San Giuseppe, dal Museo Storico di Voghera e dal Museo Civico di Scienze Naturali.

Varzi

Varzi sorge in Valle Stàffora, nel cuore dell’Oltrepò Pavese.

Visitare il centro storico medievale di Varzi è come compiere un viaggio nel passato, dove otto secoli di storia si leggono nelle testimonianze architettoniche di chiese, torri e del suo castello.

Via del Mercato nel tempo prese la funzione di luogo adibito al mercato settimanale e oggi, dopo varie modifiche, si presenta fiancheggiata da una doppia fila di portici costruiti dal XIV al XVI secolo.

Caratteristica è anche via della Maiolica, che confina con la base del muro di difesa, e con l’originale costruzione che sporge dal muro stesso con le feritoie che servivano per puntare le armi.

Vicolo Dietro le Mura appare come tunnel sopra il muro di difesa medioevale, e sormontato da abitazioni che hanno l’accesso principale da via Porta Nuova.

Via di Dentro, fra le due torri – Torre di Porta Sottana e Torre di Porta Soprana che è stata edificata con lo scopo di introdurvi la campana dell’orologio – è sempre stato il centro propulsore del borgo.

Nel lato sud della via sorge la seicentesca Chiesa dei Rossi, fondata dalla confraternita della SS.Trinità, ed a fianco ad essa, l’ospizio per pellegrini.

Nel lato nord si trova invece la Chiesa dei Bianchi, costruita nel 1646 dalla Confraternita del Gonfalone. Quest’oratorio è unico nel suo genere perché il suo interno è fatto a forma di quadrifoglio, ad imitazione delle grandi cattedrali.

Oltre al Palazzo del Municipio, un tempo Palazzo Tamburelli, interessante e curioso da vedere è Palazzo e Torre Malaspina (delle Streghe), costruito dal XII secolo e man mano ampliato e trasformato fino al XVIII.

La piazza della Fiera è il centro della vita del paese. Chi ama assaggiare i prodotti tipici non deve perdersi il salame di Varzi, rinomato in tutto il mondo.

Related Posts

Ultimi Articoli