Il vino italiano che piace agli Usa. Il viaggio di Brunello di Montalcino e Primitivo di Manduria

Lo dicono i numeri, lo conferma il successo. Gli Stati Uniti amano il vino italiano. Anche in un anno difficile come quello da poco passato, il Belpaese segna dati importanti, con le vendite negli USA che hanno toccato un +2,3 % nei primi 8 mesi dell’annofonte Osservatorio Vinitaly/Nomisma Wine Monitor per Wine2Wine. A fine 2020, l’export tricolore del settore vino negli Stati Uniti ha invece chiuso con un meno 6%. Un calo, sì, ma minore rispetto a Francia e altri Paesi europei. Quello di cui c’è bisogno ora, chiedono le istituzioni, è rilanciare le esportazioni verso quello che, per il vino italiano, è uno dei mercati più rilevanti.

Ecco allora che, nei piani di promozione del 2021, gli States non possono di certo mancare. Aziende vinicole e consorzi si preparano per presentare i grandi vini italiani negli Usa. Qualche esempio? Brunello di Montalcino, Primitivo di Manduria. E non solo.

Il Brunello di Montalcino vola negli Usa. Ecco l’annata 2016

Forte del successo di Benvenuto Brunello Offevento del vino andato in scena in presenza a Montalcino – il Brunello di Montalcino si prepara a conquistare gli States. “Dopo gli appuntamenti in streaming dello scorso mese si riparte in presenza” annuncia una nota apparsa nel sito del Consorzio. L’appuntamento è con Finally Graduating: Class of ’16, un appuntamento presso il ristorante di New York Il Gattopardo vincitore del Leccio d’Oro 2021. Sotto i riflettori ci sarà il nuovo Brunello di Montalcino 2016, un’annata che ha fatto molto parlare di sé, presentata proprio a Benvenuto Brunello. Tra i pareri entusiasti, sempre restando in terra statunitense, anche quello di Kerin O’Keefe, celebre Italian Editor di Wine Enthusiast.

“New York è la piazza americana più rappresentativa del Brunello di Montalcino – ha detto il presidente del consorzio toscano, Fabrizio Bindocci –. E la ristorazione è storicamente il canale naturale per la penetrazione dei nostri vini negli Usa. Da un’indagine da noi realizzata a inizio 2020 con Nomisma Wine Monitor, nella Grande Mela si contano infatti quasi 2mila referenze di Brunello nei 350 top ristoranti”.

Primitivo di Manduria, l’evento digital oltreoceano

Anche il Primitivo di Manduria fa parlare di sé negli Usa, con un evento che, data l’attuale situazione pandemica, si svolgerà soltanto online. Si tratta di “Primitivo di Manduria Web-Show“, organizzato dal Consorzio di Tutela insieme a Gambero Rosso. Due masterclass interattive che, come riporta una nota Ansa, permetteranno di far conoscere le aziende e il territorio pugliese alla stampa specializzata e operatori del settore internazionali.

“Per dare un segnale di continuità e di vicinanza alle cantine socie in questo momento di grande difficoltà – spiega Mauro di Maggio, presidente Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria – abbiamo deciso di investire su un grande evento digitale. […] Nell’ottica di supportare le aziende associate, il Consorzio ha lavorato alacremente in questo periodo di Pandemia. Ora l’attesa più grande, quella verso una riapertura complessiva e la conseguente ripresa delle normali attività di promozione”.

23 le etichette di Primitivo di Manduria Dop presenti per un viaggio nella terra del grande vino pugliese.

Vino italiano in Usa. Anche Maremma e Amarone

Gli Stati Uniti sono stati il palcoscenico anche di altri grandi vini italiani. Avevamo parlato poche settimane fa del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, con i suoi vini volati “virtualmente” negli Usa. Un evento per presentarsi agli operatori del settore e alla stampa in cui l’obiettivo, come dichiarato dal Presidente del Consorzio Francesco Mazzei, è anche quello di “trovare il giusto posizionamento su una piazza così importante”.

Nel 2020, invece, protagonista l’Amarone della Valpolicella, per una degustazione a New York dedicata a buyer e media americani.

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