Made negli Stati Uniti, poco alcoliche, frizzanti ed aromatiche. La moda degli Hard Seltzer è più di una tendenza.
Gli Hard Seltzer sono delle bevande nate una decina di anni fa e provenienti dagli Stati Uniti. Per l’esattezza in Connecticut dove Nick Shields ebbe una brillante idea, decise di creare un RTD ovvero un drink ready to drink dei cocktail più amati dai consumatori. Nick decise di creare il suo prodotto a partire da una base alcolica di birra. Gli Hard Seltzer infatti rientrano proprio in questa categoria. Quello creato da Mr. Shields non è altro che drink con una minor gradazione rispetto ad altri alcolici che comporta una facile beva, un prezzo di produzione e vendita inferiore e sicuramente si dirige verso una fascia più ampia di consumatori.
Dopo un boom negli Stati Uniti dove hanno avuto un successo considerevole: solo nel 2019 si è rilevato un fatturato di quasi 4 miliardi di dollari e, secondo uno studio dell’azienda Nielsen, tra gennaio e 2020 e febbraio 2021 le vendite hanno avuto un’impennata del 214%, queste particolari bevande nel 2021 sono sbarcante anche in Italia, e c’è anche chi ha provato a produrlo.
Cosa sono gli Hard Seltzer? Tecniche di produzione e caratteristiche.
Quando si parla di Hard Seltzer si indica una bevanda frizzante, poco alcolica ed aromatizzata. Gli aromi possono essere di frutta, di spezie o un mix di altri ingredienti. Per intenderci si parla di una sorta si soda effervescente e briosa con un contenuto alcolico del 3-5%.
Queste particolari bevande si ottengono da un vero e proprio processo di fermentazione, tant’è che le realtà produttrici sono i birrifici stessi. Per quanto riguarda il processo di produzione si parte da una base di acqua, zuccheri e lievito a cui poi seguirà una fase di blending dove si aggiungeranno i succhi di frutta o gli aromi. A differenza del processo di produzione della birra in questo caso si possono trovare altri zuccheri oltre al malto d’orzo.
Come abbinarli e gustarli?
A rispetto di gusti e consumi gli Hard Seltzer si prestano bene a qualsiasi tipo di situazione: aperitivo, cena e dopocena. C’è chi li abbina con pesce, carne o fingers food. Ad altri invece piace sperimentare e preferiscono provarli anche nei cocktails, magari aggiungendoli alla vodka o al gin, ma qui si sale di gradazione. Le ricette possono essere molteplici, si può partire da ingredienti freschi di alta qualità, con una base di birra leggera, un pizzico di luppolo, spezie e succhi di vera frutta. Un altro aspetto molto interessante e che queste bevande presentano tutte dei packaging molto unici. Si parla di lattine colorate, dalla grafica accattivante e moderna, pratiche e perfette da trasportare.
Mah che dire, i presupposti ci sono tutti, non rimane solo che provare questa nuovo trend!.