“Il Rinascimento della Grappa” a Vinitaly 2024

Riforma delle Ig e Decreto sul riconoscimento dei consorzi di tutela delle bevande spiritose contribuiranno a rilanciare il mercato della grappa

Verona, 15 aprile 2024. Presso il PALAEXPO Padiglione MASAF, in occasione della 56ª edizione di Vinitaly si è tenuto l’evento dedicato alle opportunità di rilancio della grappa, dal quale si evince la possibilità di inaugurare una nuova era: il “Rinascimento della Grappa”.

A seguito della riforma delle Indicazioni Geografiche e al Decreto n. 233 del 29 agosto 2023 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il 7 marzo 2024) avente come oggetto disposizioni generali in materia di costituzione e riconoscimento dei consorzi di tutela per le indicazioni geografiche delle bevande spiritose, queste ultime possono godere delle stesse prerogative di cui fino ad ora, godevano solo i vini.

In particolare, è stato normato il ruolo dei Consorzi, che avranno il compito di fornire assistenza tecnica e di garantire una stretta collaborazione per proteggere le indicazioni geografiche da abusi, atti di concorrenza sleale e contraffazioni. Questo maggior grado di tutela fornito dai Consorzi alle bevande spiritose, e alla Grappa IG nello specifico, permette di affrontare i mercati esteri con maggiore serenità.

Enormi potenzialità di crescita per le produzioni di qualità

Paolo De Castro

A parlare dell’importanza del nuovo regolamento sulle Indicazioni Geografiche IG relative a vini e bevande spiritose è l’europarlamentare Paolo De Castro, che lo definisce non un punto di arrivo, bensì: “La piattaforma da cui partire per dare slancio a una nuova fase di sviluppo della filiera a Indicazione Geografica. […] Esistono potenziali di crescita enormi per le produzioni di qualità e- per cogliere queste opportunità- ora il testimone passa nelle mani dei produttori e delle filiere, che dovranno sfruttare al meglio quanto tracciato con questo Regolamento”.

Gli sviluppi dell’associazionismo nel mondo della grappa

Cesare Mazzetti, Presidente del Comitato Acquaviti e Liquori di AssoDistil

Nel suo intervento Cesare Mazzetti, Presidente del Comitato Acquaviti e Liquori di AssoDistil, ha riflettuto sull’associazionismo nel mondo della grappa, che è andato di pari passo con l’evoluzione normativa. In particolare, l’alcol è sempre stato sottoposto a grosse pressioni fiscali, ma: “Con il Regolamento Europeo del 2008 sono stati finalmente introdotti aspetti qualitativi e produttivi, e in particolare è stato riconosciuto lo status di indicazione Geografica per alcune bevande spiritose di particolare origine. L’Italia ha avuto questo riconoscimento per ben prodotti, tra i quali 10 sono rappresentati da Grappa e dalle Grappe regionali”.

Da quel momento si è sviluppate diverse associazioni di imprenditori a dimensione familiare e i distillatori hanno iniziato a considerare l’associazionismo come uno strumento di tutela e di rappresentanza della categoria a livello istituzionale e promozionale.

Fondamentale, nel 1996 la nascita dell’Istituto Nazionale Grappa (ING): “Significativa è stata la convenzione di collaborazione con AssoDistil, che ha sancito l’unitarietà del settore. La trasformazione dell’ING in Consorzio di Tutela […] è un’ulteriore conferma dell’adattamento alle normative europee e nazionali, che hanno individuato nei Consorzi riconosciuti l’unico punto di riferimento per gli operatori e le istituzioni in tema di Indicazioni Geografiche”.

La Grappa come patrimonio nazionale da difendere e valorizzare

Nuccio Caffo, Presidente Consorzio Nazionale Grappa

Secondo Nuccio Caffo, Presidente del Consorzio Nazionale Grappa, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto rappresenta un punto di partenza che aiuterà a rendere la Grappa sempre più presente all’estero.

Caffo sottolinea come la Grappa rappresenti il “prodotto sostenibile” per eccellenza- poiché ottenuto dalla distillazione delle vinacce, sottoprodotto della produzione del vino- nonché un orgoglio tutto made in Italy da far conoscere sempre di più a livello internazionale anche grazie al Consorzio Nazionale di Tutela della Grappa, che rappresenta: “La voce unitaria dei produttori che credono fermamente nel rilancio della nostra acquavite nazionale come patrimonio da difendere e valorizzare”.

La Grappa come produzione virtuosa

Sandro Cobror, Direttore di AssoDistil

Sandro Cobror, Direttore di AssoDistil riprendendo quanto affermato da Nuccio Caffo, sottolinea l’importanza della sostenibilità, parola-chiave quando si parla di Grappa e acquavite: “Le distillerie, grazie alla reale applicazione di processi circolatori, garantiscono consumi elettrici ridotti con largo uso di energia rinnovabile autoprodotta (più dei due terzi di consumi totali), e utilizzo di materie prime che altrimenti diventerebbero scarti con conseguente risparmio di emissioni di gas clima-alteranti superiori a mezzo milione di tonnellate annue”.

Il mondo del vino sta imparando a fare sistema. Deve imparare anche la grappa

Mauro Rosati, Direttore di Fondazione Qualivita

Il Direttore di Fondazione Qualivita, Mauro Rosati puntualizza come: “La riforma europea che per la prima volta unisce il cibo, il vino e le bevande spiritose in un unico regolamento è l’occasione per l’Italia di fare un ulteriore avanzamento nel settore della qualità agroalimentare. Per questo motivo credo sia opportuno organizzare prima possibile anche nel comparto degli Spiriti ad Indicazione Geografica i Consorzi di Tutela sul modello vincente dell’agroalimentare italiana DOP IGP”.

Related Posts

Ultimi Articoli