Boom per i distillati made in Scozia

I distillati provenienti dalla Scozia come Gin e Whisky fanno impazzire gli italiani diventando delle tendenze di consumo.

Agli italiani i distillati come Gin e Whisky prodotti in Scozia sembrano piacere molto, in particolare nella loro essenza artigianale: per il primo, nel 2022 i volumi delle importazioni dal Regno Unito sono cresciuti del 62,9% sull’anno precedente, per un valore stimato superiore a 112 milioni di euro.

Ottime anche le performance del mercato del whisky: nel 2022 il valore delle importazioni dal Regno Unito è stato di 88 milioni di euro, con una crescita del 66,5% rispetto al 2021 (dati ISTAT resi noti da Scottish Development International). L’obiettivo di Scottish Development International – agenzia del Governo scozzese che promuove i rapporti commerciali tra la Scozia e i mercati esteri in settori prioritari, come quello del food & beverage – è diffondere e approfondire la cultura radicata in Scozia nella produzione di gin e whisky, con gli eventi “Malto, torba e ginepro: i profumi nascosti della Scozia” e “Viaggio tra le botaniche di Scozia, nuove distillerie da Edimburgo alle isole”.

produzione di whisky in Scozia

L’ascesa del Gin non si ferma.

Quello del gin è un mercato in crescita, che nel 2022 ha registrato a livello globale un valore di 14 miliardi di dollari e che, secondo Market Data Forecast, è destinato a raggiungere i 19,17 miliardi nel 2028, con un aumento del 5,9%. L’Unione Europea è il secondo mercato di riferimento per lo Scotch whisky: nel 2022 le esportazioni verso l’Ue si sono attestate a 1,6 miliardi di sterline, stando ai dati diffusi da Scotch Whisky Association.


“Ciò che caratterizza la Scozia nella produzione di distillati come whisky e gin è l’unicum dell’artigianalità – ha commentato Claudio Sinibaldi, dg Ufficio Italiano di Scottish Development International nel Consolato Generale del Regno Unito a Milano – dietro ad ogni produzione di gin o whisky c’è sempre una distilleria del territorio, che antica o moderna che sia, consente un collegamento immediato fra il prodotto e il luogo fisico in cui ha preso forma. La storia affascinante e la qualità dei distillati scozzesi, inoltre, meritano un viaggio esperienziale, alla scoperta di produzioni realizzate all’insegna della tradizione e dell’innovazione data anche dalla nascita delle nuove distillerie”. 

distillazione di whisky

Cosa c’è da sapere sul Gin scozzese?

Proprio con l’obiettivo di promuovere la cultura del gin artigianale scozzese, Scottish Development International ha partecipato al Roma Bar Show. Nel corso della due giorni del più importante evento italiano dedicato all’industria del beverage e al mondo della mixology, Scottish Development International ha proposto due masterclass a tema gin.

Come spiega Claudio Sinibaldi, Direttore dell’Ufficio Italiano di Scottish Development International, presso il Consolato Generale del Regno Unito a Milano, “A Roma abbiamo presentato una selezione di dieci tra i migliori gin artigianali scozzesi. Vogliamo sottolineare che il settore della distillazione in Scozia non è solo legato alla produzione di Scotch Whisky, ma da secoli fonda le sue radici anche nella produzione di gin “.

gin mixology

E ancora “La mania scozzese per il gin risale almeno al 1700, quando dai Paesi Bassi arrivavano al porto di Leith il genever olandese e le spezie. Già nel 1777, nella sola Edimburgo si contavano otto distillerie legali, affiancate da 400 alambicchi non registrati. Attualmente, da Newton Stewart, nel Sud della Scozia, a Unst, la più settentrionale delle Isole Shetland, sono più di 50 le distillerie scozzesi specializzate nella produzione di gin, per un totale di oltre 100 varietà artigianali di gin. Nella stragrande maggioranza dei casi, i produttori sono piccole realtà, con un numero di occupati compreso tra 0 e 9 unità. Se si considera la totalità della produzioni di spirit, includendo anche whisky e vodka, nel giro di meno di un decennio, a partire dal 2010, le distillerie artigianali scozzesi sono quasi triplicate, passando da 80 nel 2010 a 210 nel 2017″.

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