Aumenta l’acquisto di prodotti gluten-free e senza lattosio, avena in testa

Da parecchi anni, ormai, è prassi trovare tra gli scaffali dei supermercati prodotti tradizionali accompagnati da varianti appositamente realizzate per chi soffre di intolleranze alimentari. I prodotti privi di glutine e lattosio (in primis), in passato reperibili solo in farmacia, non solo sono diventati più accessibili, ma hanno anche conquistato un pubblico sempre più vasto di consumatori. É indubbio, infatti, che gli acquirenti di qualunque età, sesso e nazionalità siano più attenti alla salute e, di conseguenza, a ciò che mangiano, tanto da scegliere di consumare prodotti senza glutine e senza lattosio nonostante l’assenza di qualsiasi allergia/intolleranza certificata.

Questo trend è stato registrato dall’Osservatorio Immagino – GS1-Italy_ATGiu23 che, a giugno 2023, aveva già dichiarato che questa categoria di alimenti avesse superato i 4,7 miliardi di euro di giro d’affari. In linea con questa tendenza, i dati Gfk Consumer Panel Italia Mat Nov23 hanno riportato una crescita esponenziale degli alimenti senza glutine e senza lattosio, rispettivamente il 30,3% e l’83,2%. In particolare, negli ultimi 3 anni, la spesa media dei prodotti privi di lattosio è cresciuta del 44%, mentre quella dei prodotti gluten-free del 13%.

Prodotti senza lattosio

Ovviamente, a favore di questo incremento gioca tantissimo il marketing e il claim ormai diffusissimo “senza glutine”, che appare almeno nel 10,2% del totale dei prodotti presenti sugli scaffali; il claim, invece, “senza lattosio” ha registrato nel 2023 un aumento in valore del +16,6% e in volume del +0,9%, favorito anche e soprattutto da una consistente crescita della domanda.

Le aziende hanno, quindi, dovuto rivedere la loro produzione per renderla più allettante alle nuove esigenze dei consumatori contemporanei che, come già sottolineato, rispecchiano una consapevolezza maggiore e un’evidente volontà di non solo preservare la propria salute partendo proprio dall’alimentazione, ma anche di non rinunciare al piacere nonostante la presenza di eventuale intolleranze.



L’avena è tra i prodotti gluten-free più richiesti

Da cereale povero a ingrediente must delle diete degli italiani: l’avena, nonostante in Italia sia prodotta sempre meno, è in realtà tra gli alimenti più richiesti dai consumatori del Belpaese. A evidenziarne il successo è stato sempre l’Osservatorio Immagino, registrando la presenza di almeno 623 prodotti, tra gli scaffali di supermercati e ipermercati, che segnalano la presenza di avena in etichetta e che hanno mostrato un aumento di vendite del 6% in volume e del 18% in valore.

Un vero e proprio successo per un cereale che, in passato, è stato l’unica fonte di sopravvivenza per numerosi popoli (soprattutto quelli nordici) e che si è da sempre contraddistinto come alimento povero e rustico destinato, spesso, anche al nutrimento degli animali. La storia dell’avena è paragonabile a quella di Cenerentola: un bel giorno il “principe” Pierre Dukan, guru francese delle diete, ha scelto l’avena proprio come protagonista indiscussa dei suoi regimi alimentari, trasformandola in vera e propria regina dell’alimentazione mondiale.

Avena

Ma perché l’avena riscuote così tanto successo? Innanzitutto è priva di glutine e contiene tantissime fibre, il che la rende un’ottima alleata per controllare il colesterolo; poi, è versatile e può essere impiegata come ingrediente principale di numerose ricette, sia dolci che salate. Al contempo, numerose aziende hanno coinvolto l’avena nella preparazione di numerosi prodotti giù confezionati, come crackers e yogurt, che hanno letteralmente conquistato il vasto pubblico di acquirenti.

E proprio l’ampliamento dell’offerta ha favorito l’ingresso dell’avena anche nelle case (e sulle tavole) degli italiani. Non solo, perché questo cereale è presente anche in quei prodotti proteici molto apprezzati dagli sportivi o da chi desidera mantenersi in forma e/o perdere qualche chilo di troppo, diventando così un alimento al quale è impossibile rinunciare.

In particolare, i cereali prodotti con avena sono stati i più apprezzati dagli italiani: secondo le indagini Cps GfK, negli ultimi 4 anni il numero delle famiglie che li hanno acquistati è addirittura raddoppiato. A seguire, si piazzano le bevande a base di avena, che hanno superato i 92 milioni di euro.

Infine, un altro aspetto da non sottovalutare: con l’avena viene prodotta anche la pasta senza glutine, che ha raggiunto i 60 milioni di euro e 11 mila tonnellate, continuando a crescere sia in valore, che in volume.

Insomma, una favola a lieto fine che, stando ai presupposti, continuerà a riscuotere un grande successo.

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