Vendemmia in Piemonte, Confagricoltura: “Annata buona, con punte di eccellenza”

Confagricoltura Piemonte: produzione sana e abbondante, ma preoccupa la scarsa presenza di manodopera

Confagricoltura Piemonte, con una rete di 40 tecnici, segue sul territorio piemontese l’evoluzione dell’annata vitivinicola che “per il momento – dichiara il direttore regionale dell’organizzazione Ercole Zuccarosi presenta molto buona, con punte di eccellenza“.

“Il quantitativo di uva che sta giungendo a maturazione – evidenzia Zuccaro – è nella media, paragonabile al 2018, ma in aumento del 10% circa sulla campagna 2019, decisamente scarsa dal punto di vista produttivo. La qualità delle uve è buona e le gradazioni dovrebbero essere in aumento rispetto a quelle dello scorso anno”.

Le uve si presentano in ottime condizioni sanitarie ma, ad essere decisive, saranno “le prossime quattro settimane” come afferma Alessandro Bottallo, esperto vitivinicolo della Confagricoltura di Alba.

I giorni a venire saranno infatti “fondamentali per capire come si presenteranno i grandi rossi del Piemonte. A partire dalla seconda decade di agosto – continua Bottallo – intensificheremo i prelievi di uve nei vigneti per seguire le curve di maturazione e consigliare ai viticoltori il periodo migliore per avviare lo stacco dei grappoli, quando l’equilibrio acidi zuccheri avrà raggiunto il suo punto ottimale”.

“Pur essendo molto cauti nelle previsioni – conclude l’esperto vitivinicolo della Confagricoltura di Alba –  possiamo esprimere una valutazione moderatamente ottimistica. Se l’andamento climatico ci accompagnerà la vendemmia 2020 potrà riservarci grandi soddisfazioni”.

Come spiegano i tecnici di Confagricoltura la vendemmia partirà – attorno al 22-23 agosto – dalla raccolta delle uve di pinot nero e chardonnay per la produzione dello spumante a denominazione d’origine controllata e garantita Alta Langa; mentre, per la produzione di vini rossi la vendemmia inizierà attorno al 20 settembre per l’uva barbera, per proseguire con i nebbioli, in Roero, Langa e nell’Alto Piemonte.

Le abbondanti piogge primaverili e la conseguente stagione accaldata, hanno prodotto un anticipo vegetativo di circa una settimana e le produzioni di alcune varietà – chiarisce Confagricoltura Piemonte – potrebbero rivelarsi abbondanti. Da qui, la valutazione, da parte dei tecnici di Confagricoltura, di attivare una “riserva vendemmiale”: tenere dunque da parte un certo quantitativo della produzione da rendere disponibile per una eventuale riapertura di interessanti sbocchi commerciali, al momento venuti meno a causa dell’attuale emergenza sanitaria.

A preoccupare, invece, è la raccolta come spiega il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia: “A causa del delle misure sanitarie imposte e della scarsa presenza di lavoratori extracomunitari sul nostro territorio, potrebbero esserci difficoltà a reperire manodopera per la raccolta, soprattutto se le operazioni dovessero concentrarsi in pochi giorni per avversità meteorologiche”.

 

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