Recovery Plan, ecco perché può essere una grande opportunità per il mondo del vino

“Gli investimenti previsti dal Recovery Plan sono l’occasione per puntare verso un’Agricoltura 4.0” dichiara Andrea Sartori

Da grandi sfide nascono grandi opportunità. Può esserne un esempio il Recovery Plan, un piano nazionale di progetti e investimenti che incentivino la ripresa economica italiana messa in difficoltà dall’emergenza Covid-19. Una sfida da cogliere al volo per tutti i settori, mondo del vino compreso.

Ne è convinto Andrea Sartori, Presidente del Consorzio Italia del Vino, importante e solida realtà consortile dedicata all’internazionalizzazione del vino italiano. “Il Recovery Plan – afferma Sartori, come riportato da Ansa – con investimenti previsti nel settore agricolo per 2,5 miliardi di euro, può essere un’occasione unica e irripetibile per trasformare la filiera agroalimentare italiana in un’Agricoltura 4.0“.

D’altronde, la sensibilità nei confronti dell’agricoltura del futuro, che coniuga il rispetto dell’ambiente alle nuove tecnologie, non è nuova in Italia. Soltanto un mese fa, ad esempio, il Mipaaf ha stanziato 4 milioni e 200.000 euro per la ricerca in agricoltura biologica (qui l’articolo completo).

Tornando al Recovery Plan, “l’obiettivo – continua Sartori – è quello di coniugare una filiera agroalimentare sostenibile con una economia circolare virtuosa. I due assi di sviluppo sono imprescindibili se si vuole arrivare a quella crescita dinamica e propulsiva che aumenti l’appeal e l’eccellenza dell’agroalimentare ‘made in Italy’. La valorizzazione di questi due asset, con una rivoluzione verde virtuosa agganciata alla transizione ecologica e al digitale, porterebbe al tessuto imprenditoriale italiano un’impennata in termini economici e occupazionali”.

“Secondo le stime preliminari sull’agricoltura presentate in un rapporto Istat 2020 – aggiunge Sartori – nonostante la pandemia l’Italia si è confermata leader in Europa in termini di valore aggiunto nella produzione con 31,3 miliardi di euro, davanti a Francia e Spagna. Un dato che, a fronte del calo del 3,3% del volume produttivo, conferma quanto la filiera agroalimentare italiana sia un asset strategico sul quale investire in maniera massiccia. Assume rilievo, in questa direzione, la richiesta di proroga al 2021 delle misure di mercato eccezionali del 2020 per il settore vitivinicolo che l’Europarlamento sarà presto chiamato ad approvare. Il comparto agroalimentare – conclude – ha senza dubbio le potenzialità per crescere molto e innovarsi nei prossimi anni, generando nuovi posti di lavoro”.

Potrebbe interessarti anche:

Related Posts

Ultimi Articoli