Protocollo Viticolo: ne parliamo con il Presidente del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Docg

Come il Consorzio aiuta il produttore a rispettarlo?

La viticoltura del Conegliano Valdobbiadene è sempre più green. Dal 2011 infatti il Consorzio di Tutela lavora al presidente_Innocente_NardiProtocollo Viticolo, un documento che anno dopo anno dà ai viticoltori le linee guida per un’azione sempre meno invasiva sul territorio. Ne abbiamo parlato con Innocente Nardi, Presidente del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Docg.

In che cosa consiste il Protocollo Vinicolo? Cosa cambia in questa edizione 2016?
“Si tratta di un insieme di linee guida per una viticoltura sempre più rispettosa dell’ambiente e della salute del consumatore. L’edizione 2016 presenta delle novità, alcune dovute a nuove collaborazioni scientifiche (oltre alla solita con CREA, anche quella con Arpav) e che ad esempio riguardano un’ulteriore riduzione dei prodotti da utilizzare in vigneto escludendo quelli con frasi di rischio permanenti verso l’uomo. Ad esempio abbiamo proibito l’uso di 14 tipologie di sostanze, praticamente il 30% dei prodotti disponibili sul mercato. Quello che ci riempie di piacere è che le amministrazioni comunali hanno accolto a braccia aperte il nostro operato: di 15 comuni della Docg, ben 9 hanno reso obbligatoria l’applicazione delle indicazioni contenute nel Protocollo e 4 sono in procinto di fare la stessa cosa”.

In che modo il Consorzio dà un supporto ai viticoltori per aiutarli a rispettare il Protocollo?
“C’è all’interno del Consorzio un ufficio tecnico che si avvale della professionalità dei nostri agronomi. Queste figure, oltre a fare da intermediari con gli Istituti esterni, sono anche a disposizione per le aziende e svolgono un’attività di coordinamento. Esiste anche un numero verde, affinché le aziende possano richiedere un aiuto in caso di difficoltà”.

Paesaggio_LDQuesto è anche l’anno di Conegliano-Valdobbiadene Città Europea del Vino. Cosa significa?
“E’ sicuramente una grande soddisfazione e dobbiamo ringraziare prima di tutto le amministrazioni comunali. Per la prima volta, inoltre, ad essere insignita di questo riconoscimento non è una città ma un territorio, inteso come l’insieme dei paesi della Docg. Questo non fa che sottolineare l’importanza del Prosecco Superiore per questo territorio e per la collettività. C’è da dire che tutto questo si lega anche ad un’importante animazione locale, con un ricco programma di mostre, eventi, iniziative, degustazioni, convegni”.

Siamo prossimi al Vinitaly. Come si presenterà il Consorzio nella kermesse veronese?
“Saremo presenti nello stand della regione Veneto ma avremo anche un nostro stand, Pad. 8 stand l2/l3. Ci saranno in degustazione circa 300 etichette, ovvero un panel completo della Docg. Grande importanza in fase di degustazione sarà data alle RIVE, ovvero agli spumanti prodotti con uve provenienti dalle denominazioni comunali, in totale 43. Degustare questi prodotti significa fare un viaggio nei paesi che si incontrano lungo la strada che lega Conegliano e Valdobbiadene e capire le differenze organolettiche, frutto dei diversi terreni e microclimi”.

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