Prosit Group: in anteprima le novità della primavera

Intervista a Luca Maruffa, Head of Marketing della holding vitivinicola

Il 2024 si preannuncia un anno di grandi novità per il gruppo vinicolo Prosit Group. Nato dall’idea e dalle competenze di 3 professionisti – Sergio Dagnino, Pier Luigi Calcagnile e Carlo Monari – che mettendo a fattor comune capacità maturate in lunghe carriere nel mondo wine e del largo consumo, nel 2018 fondano l’azienda con sede a Bologna.

Il progetto fin dall’inizio è ambizioso, in Prosit Group si corre a gran velocità, e, a soli sei anni dalla fondazione, le realtà acquisite o partecipate con almeno il 51% dalla holding sono molteplici. 

Ci sono le cantine:

  • Torrevento (Puglia),
  • Cantina di Montalcino (Toscana),
  • Tenuta di Collalbrigo (Veneto),
  • Nestore Bosco (Abruzzo) e
  • Casa Vinicola Caldirola (Lombardia).

C’è anche Votto Vines, importatore negli Stati Uniti. 

Parliamo di questa importante realtà con Luca Maruffa

“Le cantine target sono individuate direttamente dal nostro Ceo Sergio Dagnino, che oltre a criteri legati a parametri economici molto precisi, le seleziona per le loro caratteristiche e la loro complementarietà con le altre all’interno del progetto. In primis, le cantine sorgono in territori di interesse nazionale e internazionale, che sono anche di riconosciuta bellezza. nella maggior parte dei casi si fregiano del titolo di patrimonio Unesco. Inoltre l’altezza media dei vigneti gestiti è di 350m s.l.m. Questo è un altro parametro che rientra nella selezione.” Ci spiega Luca.

“Oltre a guardare i tratti distintivi delle diverse aziende è importante però anche guardare al quadro d’insieme. L’obiettivo di Prosit Group è quello di offrire ai propri clienti una gamma completa di brand vitivinicoli adatta alle diverse esigenze: integrazione e sinergia – di management e distributive, lato Italia e lato l’export – sono essenziali. Questo però non vuol dire appiattire le diverse realtà che mantengono infatti le proprie specificità e identità chiarissime”. Prosegue Luca.

Il portafoglio brand e referenze che ne deriva comprende quindi un ventaglio di possibilità che va dai vini per tutti i giorni fino a grandi vini.

Non manca però l’attenzione verso l’altro tema cardine del settore: l’enoturismo

Tra gli hot topics dell’azienda in questo periodo c’è anche l’ampliamento dell’offerta in ambito accoglienza. Ad esempio, Cantina di Montalcino – parte del circuito Toscana Wine Architecture, cantine d’autore firmate dai maestri dell’architettura contemporanea – è protagonista di interventi volti al consolidamento dell’offerta ricettiva. Qui la nuova struttura, costruita nel 2011, spicca per un’assoluta particolarità nel genere. Immersa nelle colline di Montalcino questa cantina dalle linee moderne pur rispettando il territorio in cui si inserisce si differenzia per la sua contemporaneità strutturale ed estetica.

Ci sono anche altre novità. Luca conclude anticipandoci in anteprima i tre progetti su cui ad oggi stanno concentrando le forze e che verranno presentati nella primavera 2024.

“Per il segmento retail, stiamo lavorando all’offerta de La Cacciatora (primo “Italian Brand” nato nella GDO Italia, ormai decenni fa) – acquisito con Caldirola – con un rebranding. Le novità riguarderanno in primis il packaging, oltre che nel profilo vino: tappo Stelvin per tutti i vini fermi, etichetta con carta riciclata, bottiglie leggere, una rinnovata attenzione alla filiera al profilo gustativo dei prodotti.  Anche per Torrevento, brand centrale per il gruppo, è in atto un rebranding, mostreremo a Vinitaly il nuovo stile e la nuova identità sviluppata per i prodotti della realtà pugliese. A maggio presenteremo invece un importante progetto che coinvolge il territorio toscano, in collaborazione con una storica realtà del territorio, con cuore a Bolgheri.”

Dove incontrare Prosit Group e le sue novità a Vinitaly 2024:

Related Posts

Ultimi Articoli