Oltrepo’ Pavese, c’è un nuovo arrivato in famiglia

Il Consorzio Tutela  vini Oltrepo’ Pavese ha avuto l’incarico di tutela del Buttafuoco, piccola espressione di un micro territorio locale. Intanto, si scommette anche sul Riesling Doc

Aria di novità in casa Oltrepo’ Pavese. Come riportato da Ansa, infatti, in occasione della seconda delle degustazioni online del ciclo di promozione del territorio, il direttore del Consorzio Carlo Veronese ha annunciato che, da pochi giorni, il Consorzio tutela vini Oltrepo’ Pavese ha avuto l’incarico di tutela del Buttafuoco. “Una denominazione in crescita – sostiene Veronese – e se i numeri della produzione 2020 lo consentiranno chiederemo la tutela erga omnes. Questo significa aggiungere una perla importante alla nostra collana“.

Il Buttafuoco storico – riporta Ansa – è una “chicca del Vigneto Italia, piccola produzione divenuta indipendente nel 2010 ed espressione di un microterritorio delimitato da due torrenti. Qui 16 produttori proprietari di vigne storiche in sette Comuni hanno dato vita a un progetto comune che vede produrre una cuvée d’eccellenza ogni anno con enologo a rotazione”.

“L’unione fa la forza – ha concluso Marco Maggi, presidente del Club Buttafuoco storico – con 16 produttori che seguono regole comuni per un uvaggio che sia l’essenza del territorio e un veicolo di promozione, da qui il veliero a vele spiegate che lo identifica in rilievo”. 

Intanto, tra gli obiettivi del Consorzio c’è quello di valorizzare le eccellenze del territorio. Ne è un esempio la promozione di una varietà nostrana come il Riesling, vino bianco dai sentori minerali. Come riporta ancora Ansa, su 14mila ettari vitati di questo territorio collinare, sono 1300 quelli di Riesling di cui 300 di varietà renana e circa mille di varietà italica. “Nei nuovi impianti – sottolinea Veronese – gli impianti di Riesling renano aumentano decisamente, mentre molti produttori hanno scelto l’espianto per l’Italico”.

”Oggi – conclude Veronese – il nostro Riesling è una delle uve che soffre di più perché deve trovare una collocazione importante di mercato in quanto vale come i grandi bicchieri. E la rivalutazione deve partire anche dal prezzo in cantina“.

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