Mercato del vino italiano 2020: la ripartenza da Danimarca e Polonia

Danimarca e Polonia imprescindibili punti di contatto per la promozione delle cantine e del territorio italiano

Un 2020 di grandi mercati per piccoli Paesi: soprattutto se si parla dei vini italiani di medio-alto livello.

A rivelarlo, i dati Istat, che descrivendo i primi mesi dell’anno corrente come un periodo di crescita delle importazioni di vino italiano in Danimarca e Polonia. Un incremento che ha visto muovere, considerando entrambi i Paesi, 69 milioni di euro in importazioni di vino dall’Italia. Realtà con importati potenzialità di crescita e, ad oggi, imprescindibili punti di contatto per il territorio e le cantine italiane.

Polonia e Danimarca, in un periodo che vede sofferenti i grandi mercati del vino mondiale, si rivelano, allora, quale ottimale teatro di promozione per le produzioni made in Italy: a notarlo, anche l’ente, leader storico nell’organizzazione degli eventi all’estero del vino italiano, Iem-International Exibithion Management.

Necessario tanto per oggi quanto per il futuro un contatto con questi Paesi, da rafforzarsi poi tramite un’organizzazione stabile di eventi targati Iem-International Exibithion Management. Prende vita, allora, “Simply Italian Europe 2020 Tour” che il 22 settembre animerà Copenhagen (Moltkes Palace), in Danimarca, mentre il 24 settembre toccherà a Varsavia (Hortel Bristol), in Polonia.

Innumerevoli i protagonisti del vino, con masterclass, degustazioni guidate e walkaorund tasting: dai calici dei produttori del Pinot Grigio del Consorzio delle Venezie a quelli della Doc del Collio, dall’Istituto Marchigiano Tutela Vini al Consorzio Vini d’Abruzzo e, a Varsavia, anche dell’Asti Docg.

 

 

 

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