312.531.444 le bottiglie di bollicine vendute lo scorso anno, con una crescita dell’1,7% e un fatturato complessivo di 4,75 miliardi di euro, di cui il 48% ottenuto all’estero.
Sono i dati resi noti dal Comitè Champagne, organizzazione rappresentante vigneron e Maison della regione al nord della Francia, e analizzano la performance commerciale raggiunta nel 2015 dalle rinomate e pregevoli bollicine: 312.531.444 le bottiglie spedite nel mondo, comprese quelle vendute in terra francese, in crescita dell’1,7 rispetto al 2014, per un giro d’affari di 4,75 miliardi di euro, quasi la metà ottenuto dall’export. Valori positivi che trovano conferma nel mercato italiano, da sempre incline al fine perlage francese: 6,3 milioni le bottiglie vendute nel 2015 lungo lo stivale, un risultato che vede l’Italia in settima posizione nel ranking mondiale dei Paesi consumatori del celebre vino d’oltralpe. Dunque un 2015 perfettamente in linea agli anni precedenti: il 2014 aveva già registrato una crescita delle vendite in Italia dell’8,1%, adesso in aumento del 9,7%; in tre anni il mercato italiano ha richiesto un milione di bottiglie di Champagne in più. Dal report analitico emerge inoltre la tendenza dei consumatori italiani ad accordare la loro preferenza alle cuvée speciali, che rappresentano il 6,5% delle spedizioni, confermando il forte legame con i grandi marchi che detengono l’85% del mercato.
Nel dettaglio, l’export del prestigioso sparkling francese nel 2015 ha 
visto un +3,3% nei Paesi dell’Unione Europea e +4,8% da quelli Extra Ue. E’ il Regno Unito a posizionarsi in testa alla classifica dei mercati, con 34.153.662 bottiglie in aumento del 4,5% sul 2014. Dietro gli Stati Uniti con 20.508.784 bottiglie, in crescita del 7,1%, mentre il Giappone, l’Australia e la Spagna avanzano a doppia cifra: rispettivamente +13,1 con 11.799.246 bottiglie, +24,3% con 8.110.106 bottiglie e +14,2% con 3.909.345 bottiglie.