Il vino si conosce ascoltando – L’intervista

Marco Barbetti, Miglior Sommelier d’Italia 2018, presenta il suo podcast “Il Vino lo Porto Io”, dove racconta i migliori vini da abbinare con i piatti della tradizione italiana

Comodi, intriganti e smart. I podcast stanno appassionando sempre di più gli italiani che, soprattutto nell’ultimo anno, hanno scoperto di poter avere un mondo a portata d’orecchio. Spulciando tra le varie piattaforme – Spotify e non solo – se ne trovano a migliaia sugli argomenti più disparati, capaci di soddisfare i gusti di tutti. E non poteva di certo mancare il vino, che ha trovato anche con i podcast un pubblico di appassionati desiderosi di conoscere qualcosa in più su etichette e denominazioni.

Uno di questi è “Il vino lo porto io”, podcast condotto dal sommelier Marco Barbetti – miglior sommelier d’Italia 2018 – che in ogni puntata racconta quale vino abbinare con un piatto della cucina italiana; insieme a lui il team di Runtime Radio con Micaela Romano e Alex Raccuglia, voce intervistatrice del programma. Ed è proprio Marco a raccontare a I Grandi Vini il suo programma e, ovviamente, il rapporto che da anni lo lega al vino.

Marco, com’è nata l’idea di dar vita a “Il vino lo porto io”?

“È stata proprio Runtime Radio a propormi il progetto perché, tra i vari podcast sul vino già presenti in rete, mancava uno che trattasse specificatamente dell’abbinamento cibo-vino. Ci sono, infatti, programmi validi che trattano di cultura del vino o propongono interviste a personaggi del settore, ma quello che avevamo in mente era qualcosa di diverso, diretto anche a un pubblico di non esperti del settore. Nel programma presento una ricetta della cucina italiana e propongo un vino da abbinare: ecco, chi ascolta il podcast lo può fare per curiosità oppure perché concretamente vuole sapere qual è il vino migliore da portare a tavola con quel piatto”.

Un viaggio tra i sapori, ma anche un aiuto concreto dunque?

“Esatto. È un aspetto importante, perché è vero che il vino si beve anche per stare in compagnia, ma è fondamentale saperlo abbinare bene per poterselo godere al meglio. Serve il vino giusto per poter far sì che ogni boccone sia come il primo”.

Cosa ha in più, secondo te, un podcast sul vino rispetto a un classico programma radiofonico o televisivo?

“In Italia il podcast è ancora agli inizi, ma credo che nei prossimi anni andrà incontro a un vero e proprio boom. È pratico e lo si può ascoltare dappertutto: in metro, in palestra, in macchina, in casa. In più, il grande vantaggio è che non è in diretta e si può decidere di metterlo in pausa in ogni momento, in modo da non perdersi nemmeno un secondo di puntata. Oppure, al contrario, di mandare avanti se c’è una parte che non ci interessa”.

Sono già state pubblicate tante puntate del tuo programma, ma qual è quella che ti è piaciuta di più?

“Ce ne sono diverse. Una che ci ha sorpreso per il boom di ascolti è stata la puntata dedicata al risotto allo zafferano, al quale ho abbinato un vino Barbera Doc dell’Oltrepo’ Pavese. Mi è piaciuto molto anche realizzare quella sul risotto agli scampi, ma credo che la mia preferita sia quella che sta per uscire, dedicata alla Pasta Cacio e Pepe. Per scoprire quale vino abbinare, però, dovrete aspettare l’uscita della puntata…”

Qual è, restando in tema, la ricetta vincente del tuo podcast?

“Credo che sia l’originalità. Abbiamo realizzato un programma unico: basti pensare che tutto quello che avviene nel podcast è “in diretta“, anche la preparazione del piatto. In questo modo, posso descrivere i profumi e i colori di quello che davvero ho sotto il mio naso, senza inventarmi nulla. Per un sommelier è importante”.

Come è nata questa tua passione per il vino?

“Oltre dieci anni fa, assaggiando dei vini insieme ai miei parenti, tutti parlavano dei profumi che avvertivano mentre io non riuscivo a distinguere nulla! Questa cosa mi ha incuriosito e ho deciso di iscrivermi al corso base per sommelier. È così che ho scoperto che davanti a me si apriva un mondo, molto più ampio di quello che immaginavo, e più studiavo più mi appassionavo ad ogni sua sfaccettatura. Ho proseguito il percorso negli anni e, nel 2018, ho vinto il concorso come miglior Sommelier d’Italia Fisar. È stata una grande soddisfazione”.

E ora, la domanda che tutti aspettiamo: ci sarà un’altra stagione di “Il vino lo porto io”?

“Sì, posso dire che ci sarà! Mentre questa prima stagione era dedicata ai piatti tradizionali della cucina italiana, la prossima sarà incentrata sulle ricette dal mondo. Si tratta spesso di piatti speziati e particolari, diversi dai nostri sapori, e sarà interessante scoprire quali vini abbinarvi”.

“Il vino lo porto io” si può ascoltare su diverse piattaforme: Spotify, Spreaker, Apple Podcast, Podcast Addict.

Sito ufficiale: https://ulti.media/ilvinoloportoio/ – Profilo Instagram: Marco Barbetti

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