Intervista alla presidente Anag, Paola Soldi, su presente e futuro della grappa

I 40 anni di Anag, Gocce di Stilla, le sequenze sensoriali e un Alambicco d’Oro ‘generoso’.

E’ nato sull’onda dei festeggiamenti per i suoi primi 40 anni, Gocce di Stilla, l’evento che lo scorso weekend (5 e 6 maggio 2018) si รจ tenuto a Milano e che ha visto numerose iniziative volte a cambiare sguardo su grappa e acquaviti.

“La grappa viene spesso associata a un consumatore anziano – racconta Paola Soldi presidente Associazione Assaggiatori Grappe e Acquaviti – cosa del tutto fuorviante data la qualitร  del prodotto che le giovani generazioni, quando istruite in merito, apprezzano e riconoscono”.

In che modo un’iniziativa come Gocce di Stilla puรฒ diminuire questo gap?
“In questi 2 giorni all’insegna dello ‘spiritoso’, abbiamo organizzato numerosi seminari con l’aiuto di Gia (Gruppo Italiano Assaggiatori), Onas (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi), Onaf (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi), Fiera del gelato di Longarone e A.B.I. (Associazione Barmen Italiani) allo scopo di ‘uscire allo scoperto’, dimostrandoย che siamo cresciuti e siamo degli interlocutori in grado di portare il mondo della grappa fuori dalla nicchia di estimatori ed educare il consumatore”.

Come si comunica un prodotto delicato come la grappa?
“Il mondo รจ cambiato, il modo di comunicare รจ cambiato. A questo si aggiunge che noi non siamo produttori perciรฒ non abbiamo prodotti da promuovere, bensรฌ una cultura da trasmettere. Attraverso i seminari abbiamo promosso sequenze sensoriali (come lardo di colonnata e grappa), abbinamenti nuovi (sigaro Toscano e grappa), prodotti inediti (gelato molecolare alla grappa), cocktail a base di grappa. Tutto questo perchรฉ crediamo che il nostro prodotto, promosso anche attraverso la mixology, possa entrare nel mondo degli aperitivi e non solo (durante l’evento i cocktail hanno riscosso molto successo). A questo si affianca la valorizzazione del nostro territorio: il sigaro Toscano ad esempio รจ un prodotto di bandiera come il cioccolato Pistocchi e di Modica, per non parlare di salumi e formaggi, tutti abbinamenti spesso conosciuti solo dagli addetti ai lavori”.

E l’Alambicco d’Oro 2018 cosa racconta delle grappe italiane?
“Che la loro qualitร  sta crescendo: quest’anno sono stati premiati il triplo dei prodotti dell’anno scorso (circa 60: ogni campione riceve un punteggio, chi lo supera – 81 punti – gareggia per le medaglie, perciรฒ il numero dei premiati รจ variabile di edizione in edizione ndr), a cui si aggiunge la scoperta che in Italia si producono anche buoni Brandy, per la prima volta quest’anno in concorso”.

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