Dazi Usa, il Brunello 2016 pronto per conquistare gli States

Il presidente del Consorzio Brunello di Montalcino Bindocci commenta: “gli Usa hanno premiato il rapporto di amicizia con l’Italia”

Il 2021 parte con ottimi auspici per Montalcino e il suo Brunello. Le notizie in arrivo da Washington, infatti, fanno tirare un sospiro di sollievo al vino italiano (qui l’articolo completo). Ad andare incontro a dazi aggiuntivi su alcuni prodotti, tra cui anche vini, Germania e Francia. Nessuna menzione, invece, per l’Italia.

 “Accogliamo con grande soddisfazione questa notizia. Gli Usa hanno premiato il rapporto di amicizia con l’Italia”, spiega il presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino Fabrizio Bindocci, come riportato nel sito dello stesso Consorzio. Bindocci sottolinea anche l’importanza del mercato americano per Montalcino, che vale il 30% delle vendite di Brunello.

Il pensiero corre a un anno fa, quando la minaccia delle tariffe aggiuntive aveva portato ad un boom di richieste oltreoceano di Brunello 2015. “La paura dei dazi – continua Bindocci – aiutò l’economia delle aziende che spedirono il vino nei mercati anticipando i tempi. I produttori, in accordo con gli importatori, mandarono le consegne già dai primi giorni di gennaio e questo è stato importante”.

E ora? L’aspettativa verso l’eccellente annata 2016 e la Riserva 2015 sono tante, anche oltreoceano. “Gli importatori – conclude il presidente del Consorzio – stanno premendo per velocizzare la spedizione dei vini, per essere presenti sin da subito sul mercato statunitense. Tutti noi produttori ci stiamo lavorando. Le navi sono pronte a salpare in direzione Usa cariche di vino di Montalcino”.

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