Contraffazione: Pechino tutela le etichette senesi

Il Governo di Pechino ha annunciato per il 2021 drastiche misure contro la contraffazione di 14 marchi di vino di qualità italiani tra cui Brunello, Nobile e Chianti

Uno dei grandi problemi del mercato enoico cinese è la contraffazione del vino. Ormai da tempo vengono messe in vendita bottiglie di falsi Brunello, Nobile e Chianti di provenienza ignota con etichette dove magari è stata modificata sollo una lettera del nome. Questi prodotti vengono poi rivenduti a prezzi altissimi.

Il Governo di Pechino ha dichiarato guerra alla contraffazione annunciando per il 2021 drastiche misure di tutela di 14 marchi di vino di qualità italiani tra cui appunto Brunello, Nobile e Chianti.

La delibera dell’esecutivo asiatico, rilanciata dal sito specializzato Winesurf, spiega che la misura di tutela è “contro l’uso nella designazione o nella presentazione di qualsiasi elemento che indichi o suggerisca che il prodotto in questione è originario di un’area geografica diversa dal vero luogo d’origine, in modo tale da indurre in errore il pubblico sull’origine geografica del prodotto”.

Il provvedimento segue la firma pre-lockdown tra il commissario Ue all’agricoltura Phil Hogan e il Governo cinese.

Soddisfatti il Consorzio Chianti e i produttori della zona del Chianti senese: “Siamo molto contenti perché questo percorso, che già ha avuto un importante accelerata lo scorso novembre, è arrivato a conclusione. Il rispetto del disciplinare, in Italia e all’estero, è fondamentale per la corretta tutela e valorizzazione del prodotto, oltre che un vantaggio per i produttori e per il mercato”.

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