Consorzio Garda Doc e la prima Carta dei Suoli della denominazione

Consorzio Garda Doc: 20 milioni di bottiglie immesse nel mercato nel 2022 e 250 cantine che certificano la denominazione. Sono questi alcuni dei numeri che contraddistinguono la DOC nata nel 1996 con lo scopo di valorizzare i vini varietali prodotti nei territori viticoli tra le province di Brescia, Mantova e Verona.

La zona di origine della denominazione si estende su trentamila ettari che coincidono con il territorio di ben 10 denominazioni storiche dell’areale. 

Un territorio dalla tradizione vitivinicola millenaria e dalle caratteristiche orografiche e pedoclimatiche uniche: incorniciato da alpi e colline moreniche, e mitigato dalle acque del Lago di Garda, il più esteso d’Italia. 

Tali caratteristiche, nei secoli, hanno plasmato la qualità dei diversi vitigni, tra cui spiccano tra i bianchi:

  • Garganega, 
  • Trebbiano di Soave, 
  • Pinot Grigio,
  • Chardonnay

Tra i rossi:

  • Corvina, 
  • Marzemino, 
  • Merlot,
  • Cabernet Sauvignon

Con l’inserimento nel disciplinare di produzione della spumantizzazione, dal 2017 il Consorzio DOC Garda, ha intrapreso un percorso di valorizzazione e brandizzazione della denominazione che si alimenta di sinergie con la peculiarità fortemente turistica del territorio. 

In particolare, quest’anno è stata creata la prima Carta dei Suoli della denominazione. Ne abbiamo parlato qui nel dettaglio: articolo di approfondimento.

Questa è il frutto di diversi studi promossi dai singoli consorzi d’area, aggiornati in un sistema cartografico complessivo della Doc Garda

La Carta è stata diffusa insieme a un documentario divulgativo ed emozionale, in grado di comunicare le meraviglie di questo areale:

Attività realizzata con il contributo del MASAF, ai sensi del decreto direttoriale n. 553922 del 28/10/2022 (cfr. par. 3.3 allegato D al d.d 302355 del 7 luglio 2022).

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