Cantine Italiane: il 30 settembre 35,8 milioni di ettolitri di vino in giacenza

In data 30 settembre 2020 negli stabilimenti enologici italiani erano presenti 35,8 milioni di ettolitri di vino, 7,4 milioni di ettolitri di mosti e 2,8 milioni di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (VNAIF).

I fattori che spiegano gli aumenti produttivi più regolari degli ultimi anni sono due, e riguardano ovviamente il vigneto. Dal 2016,
primo anno di applicazione del sistema delle autorizzazioni e con l’impianto progressivo della gran mole dei diritti acquistati in corsa dai produttori del Nordest nel Sud dell’Italia, le superfici sono tornate a crescere: nel 2019 si è arrivati a 666.000 ettari, di fatto ritornando ai livelli del 2011 e con alta probabilità che il tasso di crescita continui anche nei prossimi anni.

Un altro fattore da non dimenticare è che nel 2023 tutte le autorizzazioni provenienti da conversione in diritti dovranno essere piantate obbligatoriamente (qualche decina di migliaia di ettari), pena la perdita definitiva del titolo all’impianto. Inoltre in poco meno di 20 anni, l’Italia ha ristrutturato quasi 300.000 ettari di vigneti, diventati in genere più produttivi rispetto a quelli precedenti.

Le regioni del Nord detengono circa il 58% del vino in Italia. Rispetto allo scorso anno si osserva una riduzione delle giacenze del 3% per i vini e un incremento delle stesse sia per i mosti (+32,2%) che, soprattutto, per i VNAIF (+110,2%). Rispetto al 23 settembre 2020 le giacenze di vini sono in calo (-1,2%) e, rispetto allo stesso periodo, risultano in aumento del +46,0% le giacenze dei mosti e del 125,2% quelle dei VNAIF. 

Fonte: https://www.federvini.it/

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