Esce la guida “Cantine d’Italia” di Go Wine: sapersi muovere nel mondo del vino tra i territori del BelPaese
Una Guida pensata per raccontare il vino partendo dalla Cantina, stimolando interesse e curiosità per il luogo nel quale tradizione, progettazione e lavoro sono elementi in grado di comunicare una forte identità territoriale. Nasce da questa idea la nuova edizione di “Cantine d’Italia” 2021, la Guida per l’Enoturista a cura dell’associazione Go Wine.
La cantina come luogo simbolo di promozione del territorio che invita al viaggio e alla scoperta di paesaggi e vigneti, di tradizioni e borghi storici: “Cantine d’Italia” compone un mosaico straordinario dei territori del BelPaese, raccontando il profilo di ogni realtà con una narrazione improntata verso la cultura a favore del vino e dei suoi territori.
Come ogni anno, il volume “Cantine d’Italia”, mantiene come periodo d’uscita il mese di dicembre: è già disponibile in libreria e per soci Go Wine mentre, per la prima volta, la Guida vede differire a gennaio l’evento ufficiale di presentazione. Sarà la città di Bologna ad ospitare l’evento e la data è quella di lunedì 25 gennaio.
“Cantine d’Italia” si presenta come un articolato repertorio di cantine, un volume ricco di dati e riferimenti. Per l’edizione 2021, la copertina è stata rinnovata e, all’interno, la narrazione delle 790 cantine selezionate, delle 235 “Impronte d’eccellenza” per l’Enoturismo e la selezione di oltre 4.350 vini e circa 1.500 indirizzi utili per il ristoro dei viaggiatori.
Il volume si apre con due interventi introduttivi a cura del giornalista Antonio Paolini e Vincenzo Gerbi (titolare del corso di Enologia nel corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Torino): i testi trattano, rispettivamente, di storytelling e comunicazione e di vini da vitigni autoctoni e storici.
Sempre all’insegna del tema del racconto, il volume si apre con nove interviste a uomini e donne del vino, esponenti di cantine selezionate in Guida. Si tratta di Remo Falconieri, Cieck (Piemonte), Francesco Moser, Moser (Trentino), Ornella Molon Traverso, Ornella Molon (Veneto), Stefano Pizzamiglio, La Tosa (Emilia Romagna), Miriam Caporali, Valdipiatta (Toscana), Antonio Patricelli, Collefrisio (Abruzzo), Paolo Mastroberardino, Terredora (Campania), Demetrio Stancati, Serracavallo (Calabria), Marco Nicolosi Asmundo, Barone di Villagrande (Sicilia).
L’edizione 2021 prevede nuovi inserimenti e nuove cantine che ottengono per la prima volta il riconoscimento de L’Impronta: per un totale di 235 cantine le “Impronte Go Wine” rappresentano un segno di “eccellenza” nel campo dell’Enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine attribuisce a quei luoghi che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva sui tre parametri di sito, accoglienza e profilo produttivo.
Nella speciale classifica per regioni che ogni anno si aggiorna, si conferma ai vertici la Toscana con 48 impronte, seguita da Piemonte (43) e Veneto (34).
Per la seconda edizione consecutiva, la Guida presenta i “Percorsi Autoctoni”: con il simbolo dell’acino in carrozzina viene segnalato un numero significativo di cantine che hanno condotto nel recente periodo un lavoro di ricerca e attenzione a favore dei vitigni autoctoni, con un occhio di riguardo da parte della Guida verso quelli rari o poco conosciuti. Il simbolo nella Guida, infatti, evidenzia un’altra caratteristica del volume: quella di dare voce, attraverso la narrazione di tanti vignaioli, anche del loro impegno a favore della viticoltura di territorio. La selezione che si ricava rappresenta un panorama davvero straordinario di vitigni e di vini.
Per ogni cantina una pagina ricca di notizie: dall’anagrafica aziendale ai dati sulla produzione, ai referenti interni da contattare; dai giorni e gli orari di visita alle informazioni stradali; dal racconto delle suggestioni che la cantina e il suo contesto offrono al visitatore a una serie di utili appunti sui vini aziendali con indicazione del vino d’eccellenza e degli altri vini da conoscere.