E se il Mirto rappresenta la tradizione locale per eccellenza, l’azienda sarda valorizza anche erbe e frutti locali, anche in chiave biologica
Una tradizione, quella dell’amaro, dove l’Italia ha primeggiato a lungo incontrastata conquistandosi la fama all’estero. Poi è arrivato il cocktail e questa preziosa eredità si è andata via via affievolendo fino quasi a scomparire o prendendo la strada dell’industrializzazione. Oggi, grazie ad alcune serie realtà che hanno voluto investire in progetti non di moda ma di qualità, l’amaro sta tornando.
Bresca Dorada è una di queste aziende che memore di saperi e sapori regionali si è messa alla prova, dando vita al Mirtamaro, un amaro a base di mirto, radici, cortecce ed erbe selvatiche che crescono sulle montagne del Gennargentu e delle coste sarde. Note amaricanti, balsamiche, speziate e agrumate tipiche delle piante officinali isolane danno a questo amaro la tempra necessaria per farne un ottimo compagno da servire fresco dopo i pasti.
Il Mirtamaro nasce dalla ultra ventennale esperienza di Paolo Melis ed Enrico Diana, fondatori di Bresca Dorada nel 1985. L’azienda lavora inizialmente sul miele e poi si cimenta con i liquori fino ad arrivare alle marmellate e ai sali aromatizzati, nell’ottica di una produzione che utilizzi il frutto in tutte le sue parti, senza spreco.
Ecco allora il Mirto rosso, fatto con le bacche e il Mirto verde che lascia invece assaporare la pungente intensità delle foglie in soluzione idroalcolica con miele e zucchero. Bresca Dorada produce inoltre una linea di liquori biologici, oltre al Limoncino di Muravera e all’Aràngiu che esaltano la succulenza dei limoni e delle arance sarde mentre Figu Morisca e Matafalua nascono rispettivamente dai fichi d’india e dal finocchio.
L’azienda vi aspetta con i suoi prodotti al Vinitaly nel Collettivo Sardegna Pad. 8 Stand 20
Bresca Dorada
Località Cann’e Frau
09043 Muravera (CA)
Tel. +39 070 9949163
Fax +39 070 9949219