Al via la vendemmia 2020 in Alto Adige, in leggero anticipo rispetto all’anno precedente ma con ottime prospettive di qualità delle uve
La vendemmia 2020 in Alto Adige è iniziata con un anticipo di 8-10 giorni rispetto alla media e si prospetta un’eccellente annata per la qualità delle uve.
A fare da apripista per la vendemmia le classiche varietà Chardonnay, Pinot Grigio e Pinot Bianco; seguirà poi la raccolta delle uve Sauvignon e Gewürztraminer. Per le varietà a bacca rossa le prime raccolte saranno di Pinot Nero e Schiava, a seguire Merlot, Lagrein e Cabernet.
Una vendemmia, quella dell’Alto Adige 2020, che inizia dalla raccolta delle uve a basse quote, per poi toccare i vigneti in altitudini estreme arrivando anche oltre i 1.000 m.
Sulle positive condizioni meteorologiche, soprattutto nei mesi di aprile e maggio, che hanno favorito una precoce vendemmia, è intervenuto entusiasta Hans Terzer, enologo e Presidente dell’Associazione dei ‘Kellermeister’ dell’Alto Adige: “L’uva è sana e durante gli ultimi mesi, grazie all’andamento meteorologico favorevole, non abbiamo avuto problematiche legate a patologie della vite. Quelle dell’ultimo fine settimana – continua l’enologo – sono state invece giornate di grande tensione a causa del maltempo che si è abbattuto sulla nostra regione, ma ora confidiamo che il meteo ci regali le splendide giornate di sole e le notti fresche tipiche della nostra regione vinicola”.
Hans Terzer definisce quella presente come “un’annata con le carte in regola” garantita, inoltre, dai continui controlli e le misure mirate adottate nei vigneti capaci di assicurare l’elevata qualità del prodotto: elemento, questo, caratteristico dei vini altoatesini.
In Alto Adige l’attenzione è rivolta all’eccellenza del prodotto ma il corrente anno, sovrastato dalle evoluzioni della pandemia, ha accentuato l’attenzione rivolta alla salute dei viticoltori e di tutti coloro che nella filiera lavorano quotidianamente.
Su questo punto, spiega il Direttore del Consorzio Vini Eduard Bernhart, “per garantire la sicurezza e il rispetto delle norme anti-Covid, oltre a seguire tutte le direttive impartite dalla Coldiretti e dai decreti provinciali, abbiamo preso accordi con un’agenzia specializzata nel controllo e nella gestione della sicurezza e insieme abbiamo stilato una serie di protocolli e linee guida che sono state diffuse presso le cantine in modo da garantire a tutti i lavoratori di svolgere le loro mansioni in totale tranquillità. Non può esserci – conclude Bernhart – qualità del vino senza la tutela della salute dei nostri viticoltori“.