“Adotta un Cru”: il nuovo progetto dell’azienda Grosjean

“Adotta un Cru”: l’iniziativa che consente di imparare la cultura del vino vivendo in prima persona l’esperienza di coltivare, far crescere e produrre eccellenza

Imparare la cultura del vino vivendo in prima persona l’esperienza della coltivazione: mira a tale obiettivo “Adotta un Cru”, il nuovo progetto ideato dall’azienda della Famiglia Grosjean di Quart.

L’iniziativa rende i soggetti appassionati orgogliosi protagonisti della quotidianità vitivinicola, acquisendo conoscenze della vita pratica di vigna e cantina e seguendo l’andamento vegetativo delle piante dalla nascita alla maturazione del vino, dal grappolo al calice finale.

“Era da tempo che avevamo in mente di suggellare questo patto d’adozione” dicono gli ideatori del progetto Hervé e Simon Grosjean. “Molti dei nostri clienti sono curiosi di conoscere le misteriose operazioni di cantina che ci sono dietro a una bottiglia: con quest’iniziativa avranno finalmente la possibilità di assistere alla nascita e alla maturazione del vino, per arrivare al calice finale”.

“Adotta una vigna”, originale opportunità creata per chi ama il mondo del vino, ha visto la sua prima origine, anni fa, in Piemonte. Tra i vigneti della Valle d’Aosta, viene oggi riproposta sul medesimo modello che consente agli appassionati di vini e vitigni di seguirne il corso di vita lungo un anno.

Il percorso di adozione si articola in tappe che corrispondono alle fasi di produzione e lavorazione del vino: come primo passo, agli interessati, viene data l’opportunità di scegliere il Cru tra le vigne Rovettaz e Tzeriat; segue il secondo step, quello che consiste nella ricezione del certificato di adozione e nella posa della targhetta con Nome e Cognome dell’adottante sul filare del vigneto scelto. Infine la donazione di una bottiglia di vecchia annata di tale vitigno.

Da quel momento in poi è possibile seguire la produzione in vigna e in cantina partecipando ai momenti più importanti della stagione vinicola: dalla potatura alla legatura, dalla vendemmia a settembre alle operazioni in cantina che si svolgono durante l’anno.

Dopo lavoro e passione, e quando il vino sarà pronto, gli appassionati riceveranno le proprie bottiglie.

“La nostra idea è quella di far conoscere i vini e i vitigni eroici che nascono sulle nostre montagne – commentano Hervé e Simon Grosjean – ma anche di salvaguardare il paesaggio tipico e caratteristico creando una nuova forma di turismo, green, consapevole ed ecosostenibile”.

 

 

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