Maremma: sole, vacanze e anche… buon vino!

Assaggi di rossi da questa terra toscana.

Tutti mi dicono Maremma Maremma…

Inizia così una canzone popolare toscana dell’Ottocento che decanta la grande attrattiva di questa regione toscana – anche se allora si parlava di lavoro, nella fattispecie di bonifica delle paludi.

Oggi il medesimo incipit si potrebbe usare per la Maremma enoica – non più solo terra di spiagge e vacanzieri ma anche di vini. E quindi che Maremma sia!

Ecco qualche assaggio.

Val delle Rose

20160719_112731Potremmo considerare Val delle Rose la “casa di villeggiatura”, il “posto al sole”, della famiglia Cecchi – storica realtà di Castellina in Chianti – che qui possiede oltre cento ettari. A fare da portabandiera della produzione locale è il Morellino di Scansano. Poggio al Leone è il loro Morellino di Scansano Riserva, a base di Sangiovese 90% e 10% Cabernet Sauvignon che dopo la vinificazione invecchia per 12 mesi in barrique e minimo 8 mesi in bottiglia.

Poggio al Leone 2013

Al naso rosa passita,  ventata balsamica declinata più sulla macchia mediterranea, sull’Helycrisum italicum. Sorso di bell’impatto che abbina corpo e freschezza.

Poggio al Leone 2011

Anche qui rosa, o meglio legno di rosa, liquirizia, cioccolato e menta. Sorso polposo, succulento, dal finale fresco e lineare.

20160720_120612Azienda Agricola Il Ponte

Piccola realtà di 12 ettari a Capalbio, sul limitare con il Lazio. In questa terra un tempo di briganti, Tiburzio per tutti, cresce oggi l’Ansonica – da cui l’azienda ricava un bianco in purezza di importante impatto organolettico – ma anche Merlot, Sangiovese e Alicante oltre a 3 mila olivi.

T-Lex 2015

È un Rosso Capalbio Doc da 60% Merlot, 35% Sangiovese e 5%Alicante. Affinamento in acciaio per il 30%, il resto in acciaio. Naso vinoso, menta e tabacco, frutta rossa, prugna. Sorso morbido, con un tannino rotondo ed atletico.

Rocca di Frassinello

Opera d’arte prima che cantina, a firma di uno dei maggiori architetti mondiali, al secolo Renzo Piano.  Quasi una di cattedrale nel deserto, che pare sorgere lenta a mo di sottomarino rosso fra le vigne. A volerla è la joint venture fra Castellare di Castellina and Les Domaines Baron de Rothschild-Lafite.

Baffonero 2013

Da uve Merlot in purezza, effettua un passaggio di un anno in legno nuovo. Al naso vaniglia e cacao, timo e liquirizia, pino e susina. Sorso setoso, abbastanza tannico  e nota finale sapida di lunga tenuta

Related Posts

Ultimi Articoli