Alla presenza dei rispettivi patron, Antonio Capaldo e Evelyne Roques-Boizel, le due rinomate aziende di vino hanno celebrato un simbolico business wedding: da ottobre, in Italia, gli amanti dello champagne potranno degustare otto diverse etichette di Boizel.
Milano – Mandarin Oriental Hotel, 15 Ottobre. La cornice è quella delle grandi occasioni, il menù, semplice e raffinato, infonde lo stile italiano ad una tavola composta da ospiti internazionali: siamo nella Sala Taipan del Mandarin Oriental Hotel di Milano, una struttura elaborata nei palazzi ottocenteschi della city milanese, a pochi passi dal Teatro alla Scala. Obiettivo dell’evento è la presentazione della nuova partnership siglata tra la Maison de Champagne Boizel, fondata nel 1834 da Auguste Boizel a Epernay nella Regione della Champagne-Ardenne, e la Cantina Feudi di San Gregorio, significativa espressione del settore vitivinicolo italiano.
In piedi al tavolo, Antonio Capaldo, presidente Feudi di San Gregorio, ha espresso i saluti di benvenuto, sottolineando: “Erano anni che cercavamo un importante partner per instaurare una collaborazione che andasse in questa direzione. Visitando la cantina Boizel, ho potuto percepire gli stessi valori che emergono dai loro Champagne: una sincera naturalezza e una grande cultura del lavoro svolto con dedizione. Sono questi i principi in cui crede fermamente Feudi e cerca di trasmettere, giorno dopo giorno, nei suoi diversi progetti”.
Allo stesso modo, Evelyne Roques-Boizel, presidente della Maison Boizel, alternandosi alla traduzione in italiano, spiega: “Sono particolarmente orgogliosa della nuova partnership con Feudi di San Gregorio. Abbiamo in comune l’importanza dei valori familiari, la passione per le eccellenze e la ricerca costante di innovazione, aspetti che guidano la famiglia Boizel sin dalla prima generazione del 1834”. Sono infatti sei le generazioni alternate alla guida della maison produttiva, un mood ormai fortemente consolidato: qualità e conoscenza dei migliori terroir. Una filosofia di produzione che vede selezionare, in modo rigoroso, le uve per dar vita a Grand e Premier Cru, capaci di mantenere intatti i valori fondanti di eleganza, purezza, equilibrio.
Ad accompagnare la cena, elaborata dall’estro pugliese dello chef 
stellato Antonio Guida, una pregevole selezione di Champagne Boizel: Brut Réserve, Blanc de Noirs, Joyau de France 2000, e per concludere, come dono all’eccellente serata, lo Champagne Boizel Joyau de France annata 1989. Ed è proprio su questa ultima bottiglia che Evelyne Roques-Boizel si sofferma a raccontare:” La prima annata di questo vino è del 1961. Avevamo bisogno di un nome che esaltasse le sue grandi doti. Trascorrendo il tempo in cantina vedevo i miei figli giocare rincorrendosi, avevano poco più di 10 anni, amavano nascondersi dietro la scala in un posto chiuso da una grata, dove c’era una specie di caveau chiamato da loro, tesoro. Cosi pensando al tesoro, solitamente colmo di gioielli, mi venne l’idea di nominare questo Champagne “Joyau de France”.”
Dunque saranno otto le diverse etichette di Boizel che, da questo mese, verranno distribuite in Italia, con esclusiva nazionale, da Feudi di San Gregorio, attraverso il canale ho.re.ca. con alto posizionamento: Blanc de Noirs (100% Pinot Nero), Blanc de Blancs (100% Chardonnay), Brut Rosé (50% Pinot Nero – incluso un 8% vinificato in rosso – 30% Pinot Meunier e 20% Chardonnay), Brut Réserve (55% Pinot Nero 30% Chardonnay 15% Pinot Meunier), Joyau de France 2000 (65% Pinot Nero e 35% Chardonnay), Grand Vintage 2004 (50% Chardonnay 40% Pinot Nero 10% Pinot Meunier), Ultime Extra Brut (50% Pinot Nero 37% Chardonnay 13% Pinot Meunier), e infine Cuvée Sous Bois 2000 (50% Pinot Nero 40% Chardonnay 10% Pinot Meunier).