A quanto ammonta il successo del vino biologico?

L’analisi di Wine Monitor Nomisma presentata a Vinitaly registra un vero e proprio boom.

Che il biologico vada bene è cosa percepita anche dai non addetti il lavori. Ma a quanto ammonta tale successo?

tumblr_inline_mkft4eEl2Z1qz4rgpA quantificarlo è l’analisi di Wine Monitor Nomisma, presentata in occasione di Vinitaly, che parla di una crescita del +259% per l’Europa  del +261% nel mondo per il decennio 2003-2014. In poche parole, più che di un successo, il fenomeno biologico ha i profili di un vero e proprio boom.

La viticoltura biologica si concentra per lo più in Europa, con l’84% della superficie bio del mondo. All’interno dell’Europa a detenere il primato è la Spagna con oltre 84 mila ettari, seguita dall’Italia con 72.361 ettari. I due Paesi viaggiano però a velocità diverse, con la Spagna che viaggia sul +413% mentre l’Italia naviga sul +128%. Molto più simile alla Spagna è la Francia con +307% e 66 mila ettari attuali.

Chi primeggia in Italia? Il Sud, con Sicilia in testa (27.105 ettari nel 2014, 38% sul totale italiano e +43% rispetto al 2011) seguita da Puglia (10.269 ettari, +22%) e Toscana (9.243 ettari, +46%).

20160412-img01Fra i vantaggi del mercato biologico quello della fidelizzazione del cliente. Il 75% dei consumatori di vino biologico è inoltre disposto a spendere di più per un vino biologico che per uno tradizionale.

Nel 2015 in Italia il mercato del vino bio ha toccato soglia 205 milioni di euro, di cui 68  milioni ricavati dalla spesa sul suolo nazionale mentre 137 derivano dall’export.

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