Enoturismo: online il corso per ottenere l’abilitazione di operatore

Al via un nuovo progetto formativo nato e seguito dal Decreto “Enoturismo” e promosso da Coldiretti Lombardia.

Il nuovo enoturismo” è il titolo del primo corso online promosso da Coldiretti Lombardia che si terrà da giovedì 8 aprile a giovedì 6 maggio. L’iniziativa è dedicata ai produttori vitivinicoli che svolgono presso le loro cantine attività di degustazione e visite guidate.

Lo scopo è quello di raccontare l‘eccellenze vitivinicole della provincia, ponendo un occhio di riguardo verso i metodi di produzione, le cantine, i vigneti e l’accoglienza ai turisti che visitano il territorio della Valtellina e Valchiavenna.

“Un’importante leva di competitività per l’agroalimentare made in Italy – precisa Silvia Marchesini, Presidente di Coldiretti Sondrio. “Questo ci permette di organizzare attività per creare nuovi punti di contatto tra consumatore, cittadino e turista. Senza dimenticare l’ottica di promuovere le nostre eccellenze agroalimentari”

Vigne Enoturismo

Format e struttura del corso

Il corso dalla durata di 30 ore e diviso in 10 moduli dalla durata di tre ore ciascuno affronterà diverse tematiche:

  • Normativa di riferimento: tra fiscalità e contabilità
  • Regole dell’accoglienza
  • La cultura enologica e gastronomica del territorio
  • Attività didattica dell’azienda enoturistica
  • Marketing territoriale, conoscenza e valorizzazione del paesaggio

La partecipazione è rivolta a titolari, contitolari, coadiuvanti familiari di un’azienda agricola iscritta al registro delle imprese presso la CCIAA e associata a Coldiretti Lombardia. I partecipanti che seguiranno l’80% delle lezioni riceveranno l’attestato per iscriversi all’elenco regionale degli operatori turistici.

Carmen Caruccio, responsabile vitivinicola di Coldiretti Lombardia ha commentato: “L’enoturismo è il turismo tematico che pone al centro dell’esperienza il vino, la sua produzione e il legame con il territorio. A livello nazionale si stima che valga già oltre 2,5 miliardi di euro. Una volta usciti dall’emergenza sanitaria, potrà rappresentare la chiave di ripartenza per le aziende vitivinicole che oggi devono fare i conti con l’impatto economico negativo provocato dal coronavirus”.

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