Fotovoltaico minaccia la terra dei vini in Puglia: i Consorzi pronti alle barricate

Consorzi del vino uniti contro l’installazione di un nuovo impianto per l’energia fotovoltaica: “Stop alla colonizzazione selvaggia del territorio pugliese” 

Per i vigneti di Puglia si apre la minaccia del fotovoltaico e i Consorzi di Tutela di Primitivo di ManduriaSalice Salentino e vini Doc Brindisi e Squinzano, con voce unanime dicono “stop alla colonizzazione selvaggia del territorio”.

Schierati sullo stesso fronte contro l’installazione di un nuovo impianto per l’energia fotovoltaica, i presidenti dei Consorzi e il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani, si dicono pronti a dare battaglia per difendere la propria terra.

Dobbiamo fermare l’avanzata delle lobby delle finte energie pulite – affermano in una nota congiunta i presidenti Damiano Reale, Angelo Maci e Mauro Di Maggio – che stanno approfittando del disastro xylella per accaparrarsi i nostri terreni. E vogliamo smascherare la farsa dell’agro fotovoltaico, perché i nostri vigneti non possono produrre sotto le strutture fotovoltaiche. Questa volta siamo pronti alle barricate“.

La nuova minaccia del fotovoltaico mette a rischio una vasta fetta di terra del Parco del Negroamaro, tra Campi Salentina, Cellino San Marco e Squinzano ma, già da tempo, i tre Consorzi del vino pugliese e gli altri enti territoriali si sono posti in prima linea per bloccare le autorizzazioni all’installazione di campi fotovoltaici. “Su nostra richiesta a fine gennaio – specifica infatti il consigliere Pagliaro – si è tenuta una prima audizione in Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, da cui è emersa la volontà, condivisa con il mondo accademico, gli ambientalisti e molta parte del territorio, di alzare le barricate contro questa vera e propria invasione di pannelli solari nelle campagne del Salento. Abbiamo già richiesto una seconda audizione – dice il consigliere – questa volta congiunta con la Commissione Ambiente, per passare alla fase 2”.

Difesa del territorio e dell’ambiente: “Le nostre terre – dicono all’unisono i presidenti – sono ricche di storia vitivinicola e hanno nel lungo tempo portato avanti la tradizione della vigna con amore e dedizione, invitando clienti ed esportatori esteri a guardare dal vivo le lunghe distese di terra coltivate e lavorate con fatica e sudore e mantenendo viva la storicità del territorio”.

Per la promozione del territorio salentino colpito dalla xylella, un progetto Mipaaf presentato dal Distretto Agroalimentare Jonico Salentino, ha stanziato 98 milioni di euro, di cui 62 a fondo perduto. Di questi, 3 milioni sono stati affidati ai Consorzi di tutela per promuovere il territorio salentino.

“Con una mano si punta a riqualificare l’immagine del territorio del vino e dell’olio – concludono a questo proposito Pagliaro, Reale, Maci e Di Maggio – mentre con l’altra si autorizzano le lobby del fotovoltaico a distruggere il Salento. Questa volta faremo le barricate, e inviteremo i produttori a scendere in campo“.

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