Italian Input List: strumento a favore dell’agricoltura biologica

Tutela e sostegno per gli operatori biologici tramite un elenco dei mezzi tecnici necessari per la cura e la gestione delle colture

Prodotti gustosi e genuini, coltivati e raccolti nel rispetto della natura e dei suoi ritmi. L‘agricoltura biologica è un sistema di produzione sempre più in espansione. Una scelta che predilige la qualità dei prodotti rispetto alla quantità.

In data 2010, la superfice coltivata a bio è cresciuta del 76%, le aziende sono aumentate del 66% mentre il mercato del bio ha registrato un boom del 171% rispetto al 2018. Un risultato molto incoraggiante che ha determinato lo sviluppo di servizi e prodotti per sostenere costantemente questa filiera.

Nel particolare la crescita del vino biologico, trend che negli ultimi anni si è triplicato, sostenuto in particolare dalle politiche della Gdo come soluzione di contrasto al calo dei consumi. Allo stesso tempo, nell’ultimo anno è emersa un forte crescita (+20%) dei cosiddetti No alcohol wines. Un segnale che proseguirà anche nel prossimo decennio e che prevede entro il 2030 che un leggero aumento dell’utilizzo della produzione vinificata anche per la distillazione e la produzione di prodotti trasformati/elaborati che quindi compenserà il calo del consumo di vino. Ragioni per le quali l’uso domestico totale della produzione vinificata potrebbe rimanere stabile.

In questo scenario si sta rivelando fondamentale l’Italian Input List. Uno strumento nato già a marzo scorso, che rappresenta un elenco dei mezzi tecnici necessari per la cura e la gestione di tutte le colture. L’elenco è nato dalla collaborazione tra FiBL (Istituto Svizzero di ricerca e consulenza in agricoltura biologica a livello Europeo) e FederBio. Risultato di una valutazione approfondita dei prodotti commerciali rispetto alla loro conformità alla legislazione cogente e agli ulteriori requisiti richiesti.

Italian Input List rappresenta un supporto importante per ogni tipo di produzione: dall’agricola alla viticola. Uno strumento che permette a tecnici e agricoltori di evitare il rischio di contaminazione legato all’uso di prodotti contenenti sostanze non autorizzato. Una precauzione necessaria che rappresenta uno strumento di tutela a sostegno degli operatori biologici e del consumatore. Ma utile anche per agevolare il lavoro degli organismi di controllo e di certificazione autorizzati.

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