Giovani Donne e mondo del Vino. La parola a Carlotta Andrea Buracchi

“Le donne sono generatrici di vita: per loro natura hanno una sensibilità ai profumi e agli aromi amplificata”

 

Da pochi anni la figura femminile ha fatto un timido capolino nel mondo del vino. In un passato non troppo lontano, la donna  ha abitato le “retrovie”, nascondendosi dietro al ruolo maschile del produttore che nell’immaginario collettivo è sempre stato appannaggio degli uomini. Tutt’oggi si fatica a pensare la donna in vigna o in cantina e di fatto è diventata una realtà recente.

Carlotta Andrea Buracchi, alla guida dell’azienda di famiglia è l’esempio di un’inversione di tendenza sempre più manifestatamente femminile.

-“La mia esperienza nel settore vitivinicolo inizia da piccola. Ho sempre seguito i miei genitori alle fiere internazionali e qui rielaboravo ciò che apprendevo mettendoci del mio. Io e mia madre avevamo l’ultima parola in merito alla creazione dei nostri vini. Ci occupavamo del taglio e della veste grafica: annusavamo e assaggiavamo 4/5 campioni a sera fino ad arrivare al blend finale e alla scelta dei colori per le etichette. Da questo punto di vista una donna è molto avvantaggiata: ha un’attenzione a profumi e sapori decisamente più spiccata. Le donne per loro natura sono vocate alla creazione di qualcosa di “emozionale”. Durante le fiere internazionali memorizzavo influenze e suggestioni che assorbivo dagli altri produttori e ne facevo tesoro per esprimerle nel nostro vino”- .

La dichiarazione di Carlotta è la testimonianza che le donne hanno operato in sordina anche se la loro voce è sempre stata ascoltata nelle fasi decisionali.

-“Oggi siamo diventate visibili: all’interno delle cantine ricopriamo un ruolo enotecnico e allo stesso tempo ci occupiamo di marketing, comunicazione, commerciale. Una donna riesce a ricoprire più ruoli, fa parte della sua natura essere flessibile”-.

Il comparto vitivinicolo sta assumendo sempre più giovani donne: le nuove generazioni sono una linfa vitale di rinnovamento e trasformazione per stereotipi aziendali che nell’era 4.0 non potrebbero più funzionare. Nella stessa comunicazione la donna è vincente: ha un approccio elastico, aperto e propositivo. La creatività torna a farsi sentire attraverso i social network, un nuovo sistema di relazioni in cui i millenials sono cresciuti e riescono a sfruttare con profitto sul lavoro. Ne è un esempio il piano di comunicazione progettato da Carlotta per la sua azienda.

-“All’inizio ho dovuto faticare, non è stato facile far capire a mio padre quello che avevo ideato per il lancio di Ultimo. Mi sono dovuta guadagnare la sua fiducia. Prima ho creato la mia agenzia e solo dopo avergli dimostrato le mie capacità ho potuto costruire il progetto. Anche in questo caso, da “donna”, ho dovuto lottare per ottenere una mia visibilità” – .

Le donne per loro natura sono individui profondamente emozionali: nel cibo e soprattutto nel vino la sensibilità ai profumi e agli aromi è amplificata. Questo skillgenetico femminile, se integrato con le altre qualità maschili dà vita a risultati straordinari.

– “Come il vino: frutto della terra e del sole, il maschile ed il femminile assieme.La donna è generatrice di vita. La terra è la Madre Terra, è un elemento femminile e il vino nasce dalla terra.”.

 

 

 

All women are generators of life: by their nature they have an increased sensitivity to aromas and parfumes

For a few years the female figure has made a timid peep into the world of wine. It is still difficult to think of the woman in the vineyard or in the cellar but in fact it has become a recent reality. Carlotta Andrea Buracchi, at the head of the family business, is the example of a trend reversal that is increasingly manifestly feminine.
“My experience in the wine sector starts as a child. I followed my parents to international fairs and reworked what I learned, putting in my own. My mother and I had the last word on the creation of our wines. We took care of the cut and the graphic design: we smelled and tasted 4/5 samples in the evening until we reached the final blend, we chose the colors for the labels. A woman has an advantage: she has a decidedly more marked attention to aromas and flavors. Women by nature are suited to creating something “emotional”. That of Carlotta is the testimony that women have a good power, and their voice has always been heard in the decision-making phases. “Today we have become visible: inside the cellars we play an enotechnic role and at the same time we deal with marketing, communication, commercial”. In communicating, the woman is a winner: she has an elastic, open and proactive approach. Creativity spills over social networks: an example is the communication plan designed by Carlotta for ‘Ultimo’.

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