Azienda Buracchi: la tradizione del Nobile parla il linguaggio dei millenials
Carlotta Buracchi rappresenta la terza generazione dell’azienda Buracchi, viticoltori di famiglia sin dal 1960 quando il nonno Marsilio ebbe l’intuizione di acquistare 13 ettari di vigneti a Cervognano di Montepulciano, con l’intento di produrre vino per la famiglia e da vendere sfuso.
Sono cambiate molte cose da allora: nel 1980 il Vino Nobile ottiene la DOCG e nel frattempo Marco, padre di Carlotta, avvia il primo processo d’imbottigliamento. L’azienda Buracchi fin da subito si distingue per la particolarità delle etichette, più piccole e strette, dai colori accesi, originali rispetto al classico “lenzuolo” utilizzato all’epoca . Un “imprinting” che Carlotta avrà modo di assimilare e poi rilanciare con “Ultimo”, l’attuale Riserva, poiché come lei stessa afferma “sono cresciuta nel mondo del vino”.
Buracchi produce vino Nobile di Montepulciano e Rosso, cui fa seguito la Riserva; il Vinsanto di Montepulciano, l’IGT Toscana e una grappa invecchiata nei Barriques. Nel 2015 la famiglia decide di vendere la tenuta eccetto il vino con i suoi anni obbligatori d’invecchiamento.
– “La sfida è stata quella di inventarci un nuovo marchio. Ho deciso personalmente di crearne uno da zero che portasse con sé la storicità dell’azienda”-. Carlotta è la vera anima della rivoluzione Buracchi: “Ultimo” è la sua creatura, una riserva di Nobile di Montepulciano del 2013 che lei stessa ha voluto lanciare con un’etichetta studiata e progettata nei minimi dettagli. Ed è proprio nell’estetica di “Ultimo” che si palesa il messaggio e il concetto che è alla base del suo lavoro.
– “La filosofia di Ultimo rappresenta la mia generazione: non volevo e non potevo utilizzare le etichette del passato, per questo ho puntato tutto sulla comunicazione 2.0 e sul linguaggio dei millenials, miei coetanei”-. Carlotta incarna un nuovo approccio al mondo del vino che punta al pieno coinvolgimento dei giovani, ad attirare quanto più possibile i “non addetti ai lavori” e far apprezzare con un nuovo linguaggio un vino sofisticato come la “Riserva”. –“Ho puntato su uno story telling accattivante per acquisire nuova clientela e nuovi target, toccando un range che va dai 25 ai 35 anni.
Ho un’agenzia di comunicazione e mi occupo prevalentemente di enogastronomia, con i miei amici ci piace sperimentare ristoranti tipici ed enoteche in giro per il mondo: l’azienda Buracchi con la sua Riserva di Nobile di Montepulciano Docg non poteva rimanere solo di nicchia, era necessario incontrare il pubblico giovane”-. Sul sito ufficiale dell’azienda Carlotta, da esperta della comunicazione, ha inserito anche un blog e una sezione dedicata alle ricette – “sì perché se sto cucinando un piatto ritengo opportuno avere un consiglio sul vino da abbinarci, voglio poter andare al supermercato e comprarmi la bottiglia giusta”-.
Proprio quest’ultima ha assunto una declinazione pratica al femminile: Carlotta ha selezionato un tipo particolare di bottiglia che presenta una sporgenza sul fondo più pronunciata, in maniera tale da renderla più maneggevole ed ergonomica alle donne. Chi ha disegnato l’etichetta? “Io, facendo un tributo al mio babbo, racconta la bellezza del viaggio. Abbiamo deciso di cambiare rinnovandoci completamente: è un nuovo inizio, un nuovo marchio. Abbiamo voluto comunicare il coraggio e chi assaggerà il vino, si accorgerà che è un Vino Nobile diverso, è fruttato, è un 2013 che ha fatto cemento vetrificato. L’alta qualità si unisce all’estetica e al marketing”-.
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Azienda Agricola Buracchi
Azienda Agricola Buracchi, Via Trasimeno, 60, 53042 Chianciano Terme, SI, Italia
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