Padergnone Vivai Viticoli Cooperativi: un processo produttivo di qualità

Dalla produzione della barbatella al suo impianto, Padergnone Vivai Viticoli Cooperativi è sempre al fianco del cliente

Dare vita a una barbatella è un processo che richiedere attenzione, cura e rispetto delle fasi produttive. I nostri soci si impegnano lungo tutto il ciclo produttivo, che dura un anno, per assicurare al cliente un prodotto di qualità, utilizzando metodi e procedure accurate in ogni singola fase. Il nostro processo produttivo ci ha permesso, nel 2023, di produrre 10 milioni di innesti, e avere circa 7 milioni di barbatelle pronte per essere consegnati ai viticoltori.

Dalla produzione della barbatella alla consegna al cliente, che si occuperà di metterla a dimora nel terreno e farla diventare vite, noi di Padergnone Vivai assicuriamo la presenza, attraverso l’assistenza e la consulenza necessarie.

Come nasce una barbatella

In autunno procediamo all’analisi dell’anno precedente, raccogliendo gli ordinativi dai collaboratori sul territorio, valutando l’andamento del mercato dell’anno trascorso e interpretando i dati del mercato e le produzioni dalle aree viticole. Da quest’analisi viene programmata la produzione delle barbatelle per il nuovo anno: per ogni varietà vengono moltiplicate le combinazioni di innesto in base alle richieste e ai mercati di distribuzione.

Il ciclo produttivo delle barbatelle dura un anno, periodo che vede impegnati direttamente tutti i nostri soci. Inizia tra dicembre e febbraio, momento in cui si procede alla raccolta e al taglio dei portainnesti e delle gemme. Nei mesi successivi, tra marzo e aprile, ogni socio procede con l’innesto e la forzatura nella propria serra. Si tratta di una fase che richiede massima attenzione e cura. Gli innesti vengono poi messe a dimora verso maggio nella zona sud del veronese, dove la ricchezza di terreni sabbiosi permette la corretta rotazione delle aree coltivate per una crescita ideale. Nella fase di coltivazione delle barbatelle è necessario prendersi cura della chioma, rafforzando la pianta e proteggendola da funghi e insetti. Il periodo estivo-autunnale della coltivazione in campo prevede:

  • Trattamenti erbicidi, anticrittogamici e insetticidi
  • Irrigazioni
  • Concimazioni
  • Cimature
  • Lavorazioni della terra

A stagione conclusa, portata a termine con costante impegno, le barbatelle vengono estirpate, cernite, confezionate e conferite da ogni socio alla Cooperativa, dove il personale tecnico ne accetta l’ingresso attraverso un test a campione che, se positivo, ne convalida la qualità.

Il prodotto che arriva in Cooperativa viene conservato in celle frigo sature di vapore acqueo, confezionato, riposto in celle frigo a secco e poi spedito ai nostri collaboratori, oppure direttamente al cliente finale tramite consegne puntuali e nel massimo rispetto della salvaguardia della pianta.

Dalla Cooperativa al cliente: i consigli per l’impianto delle barbatelle

Pre-impianto

Dopo aver ricevuto la barbatella, il viticoltore deve assicurarsi che il terreno sia pronto per accoglierla, e che ci siano le migliori condizioni per favorire il germogliamento e la crescita della pianta. Che cosa è necessario fare prima dell’impianto?

  • Opere di bonifica del terreno per eliminare i residui del vecchio impianto.
  • Analisi del terreno per individuare la combinazione portinnesto-varietà migliore e approfondire lo stato di nutrizione del suolo.
  • Concimazione di fondo per sopperire alle carenze nutrizionali del suolo.
  • Si consiglia di immergere l’apparato radicale dalle 12 alle 24 ore in acqua per reidratare la pianta e lasciarla acclimatare dopo la conservazione in frigo.

Durante l’impianto

Una volta assicurato che il terreno sia pronto per accogliere la barbatella, il viticoltore può procedere all’impianto. La regola generale è che avvenga al momento della ripresa vegetativa verso marzo-aprile, in modo che le piante siano nelle condizioni per poter germogliare. Ogni annata, ovviamente, ha le sue variabili e il clima gioca un ruolo fondamentale.

Come procedere quindi, all’impianto?

  • Schiacciare la terra intorno alle radici per far uscire l’aria presente e posizionare in maniera salda la pianta. Se rimanesse dell’aria, la pianta potrebbe morire disidratata anche se irrigata (è importante prestare molta attenzione alla disidratazione in questa prima fase di impianto!).
  • All’uscita dei primi germogli, eseguire i trattamenti necessari per proteggere le piante da acari, tripidi e peronospora.
  • Eliminare le erbe infestanti.
  • Si sconsiglia la concimazione in buca d’impianto.
  • Tenere il punto d’innesto fuori terra di 5-8cm per l’impianto manuale, di 10 cm per quello a macchina.

Il ciclo di vita di una barbatella è lungo e richiedere attenzione, cura e alti standard qualitativi. Per assicurare che la barbatella, una volta consegnata al cliente, cresca nel migliore dei modi e diventi una pianta forte, assicuriamo sempre la nostra disponibilità ed esperienza, per chi ne avesse bisogno, per ogni tipo di assistenza e consulenza.

Per contattare l’azienda, per un consiglio o una consulenza è possibile visitare la sede a Padergnone, in Via Barbazan, 19 oppure contattarla telefonicamente (046186414) o via mail (info@vicopad.it).

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