Tutte le novità per i produttori di Uva da Tavola

 

Al diciassettesimo Congresso Nazionale si presentano le più importanti novità scientifiche e commerciali del settore

[dropcap]E[/dropcap]’ il momento di ritrovo annuale per tutti i produttori di uva da tavola, e si svolge prevalentemente nel Sud Italia: il diciassettesimo Congresso Nazionale sull’Uva da Tavola ha coinvolto, quest’anno, più di mille partecipanti tra ricercatori, produttori e addetti ai lavori, apportando fondamentali novità al settore.

Come si svolge il congresso. E’ il momento di divulgazione più atteso dell’anno, e come ogni assise che si rispetti i temi affrontati hanno riguardato il mondo dell’uva da tavola a 360 gradi. Dalla protezione dei vigneti ai sistemi integrati per la difesa dai parassiti della vite, dai fito e bioregolatori alla situazione dal mercato nazionale, dal commercio globale ai risultati delle ricerche 2013.

diciassettesimo congresso uva da tavola
Uva da tavola

I relatori. Primo tra tutti, Mario Colapietra, ricercatore e storico presidente del Congresso, che interpellato da Vigna e Cantina sul congresso, afferma: “L’Italia si è riconfermata esportatrice nel mondo di uva da tavola. Tra le novità vanno indubbiamente segnalati i nuovi formulati commerciali proposti dalle aziende per la difesa, e le nuovissime varietà che provengono dalla California”. Hanno infatti partecipato all’evento anche società leader nel mondo come Syngenta e Eiffel. Oltre a giornalisti di settore come Clementina Palese (Informatore Agrario), ricercatori e tecnici come Davide Neri (Dipartimento Scienze Agrarie Università delle Marche) e partner istituzionali quali ISMEA (Istituto servizi per il mercato agricolo alimentare) e Ice (Agenzia promozione all’estero e internazionalizzazione delle imprese).

Una prima indicazione: essere precisi. Una realtà venuta fuori da tutte le relazioni tecnico-scientifiche, è la necessità di produrre uva di elevata qualità, evitando qualsiasi spreco o approssimazione. Per raggiungere questo obiettivo infatti, occorre attenersi ai disciplinari di produzione richiesti anche dalla grande distribuzione organizzata, ma soprattutto bisogna eseguire con razionalità le tecniche colturali come l’irrigazione, concimazioni, lavorazioni al terreno, trattamenti fitoiatrici e impiego di fitoregolatori. Razionalità vuol dire usare i misuratori di umidità del terreno prima di effettuare le irrigazioni (o meglio microirrigazioni), fare accertamenti chimici prima delle concimazioni, utilizzare le trappole per l’accertamento della presenza di insetti prima dei trattamenti fitoiatrici.

Continuare con le vecchie varietà o adeguarsi?. Fino ad alcuni anni fa in tutte le Regioni meridionali produttrici di uva da tavola, la scelta varietale per i nuovi impianti di vigneti era relativamente semplice, perché la disponibilità era limitata alle bianche con semi Regina, Italia, Matilde, Pizzutello, Victoria e alle nere e rosa Cardinal, Red Globe, Michele Palieri. Ma adesso vengono proposte ogni anno nuove varietà, tutte senza semi con qualità eccellenti e senza la necessità di eseguire l’operazione costosa di diradamento degli acini dal grappolo, e con elevata capacità ad accumulare gli zuccheri che spesso superano i 20 °Brix. Ma non è così semplice il passaggio, perché dopo aver impiantato un nuovo vigneto della durata di almeno 15 anni con una nuova varietà, persistono i dubbi di aver scelto bene: altre varietà proposte successivamente potrebbero essere migliori di quella in coltivazione, e ciò rende difficile la scelta, soprattutto se si aggiunge che le notizie di cui dispongono i viticoltori spesso non sono sufficienti a chiarire la produttività e il gradimento degli addetti alla commercializzazione e dei consumatori.

diciassettesimo congresso uva da tavola

Il futuro è senza semi. Le nuove costituzioni presentate al Congresso sono tutte brevettate e ottenute in California. Hanno tutte le caratteristiche richieste dal mercato moderno, ovvero elevata produttività, ottima presentabilità dei grappoli, apirenia, bel colore, acino sodo con aromi e sapore intenso e con elevato contenuto di zuccheri, uniformità di sviluppo degli acini e con ridotta necessità di esecuzione del diradamento. Tra le novità più interessanti ci sono quelle della della Sun World (uno dei principali costitutori mondiali di varietà di uva da tavola tra cui vi è la Sugraone) che ha presentato Sugrathirteen (commercializzata con il marchio Midnight Beauty®) una varietà precoce, nera, con acini allungati, sodi, croccanti, uniformi con un buon sapore, grappoli grandi, resistenti al distacco degli acini. Presentata anche la Sugraeighteen (Sophia seedless®) apirena a sapore di moscato, bianca, con acini di sviluppo medio, sodi, croccanti. Altre numerose varietà sono le Arra bianche, rosate, rosse e nere. Infine hanno dato risultati definiti “straordinari” i grappoli di “Sugraone seedless” per quantità e qualità dell’uva prodotta.

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consegna della “Bacca d’Oro”

La consegna della Bacca D’Oro. Il Congresso si è chiuso con il premio “Bacca d’Oro” consegnato con una cerimonia ufficiale per coloro che si sono particolarmente distinti per il progresso dell’uva da tavola in Italia e nel Mondo: un acino di uva da tavola senza semi che rappresenta l’innovazione per il comparto dell’uva da tavola e i cambiamenti in atto nei vigneti italiani per riconvertire parte delle cultivar con semi con le apirene. Il riconoscimento del 2014 è stato assegnato assegnato al Consorzio per la Tutela e la Promozione dell’ Uva da Tavola a Indicazione Geografica Protetta I.G.P. di Canicattì, per l’attività che il Consorzio svolge per la produzione e promozione dell’uva da tavola prodotta in Sicilia, ottenuta con tecniche agronomiche innovative, uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, garantita dalle certificazioni del settore agro-alimentare ed ambientale e con soddisfazione delle esigenze dei clienti”.

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