Premio Casato Prime Donne a Sandra Savaglio

Sandra Savaglio, Prima Donna 2014: a lei il riconoscimento, come simbolo dei cervelli che tornano in patria per dare il proprio contributo e superare la crisi

ricercatriceNon di vino si parla – o per lo meno non direttamente – ma di donne. Donne forti e determinate, personaggi che con il loro operato hanno saputo segnare il profilo femminile. A loro è dedicato il Premio Casato Prime Donne, riconoscimento delle Cantine di Donatella Cinelli Colombini, dove le quote rosa rivestono tutto l’organico.

Il Premio, la cui consegna è prevista per domenica 14 settembre, va quest’anno a Sandra Savaglio, che raccoglie il testimone di astronaute, artiste, sindache, sportive. Perchè la Savaglio? Perchè tanto ha fatto – sia professionalmente che in senso civico – e perchè dopo tanti anni di carriera extra moenia ha deciso di tornare in patria. Una fuga dei cervelli contro mano, insomma.

47 anni, sportiva, giramondo, innamorata del cosmo, ha un aspetto assolutamente diverso da Margherita Hack scomparsa lo scorso anno, ma condivide con lei la grinta e la capacità di comunicare. Nel 2004 il “Time” dedicò a Sandra Savaglio la copertina e un titolo emblematico “How Europe lost its science stars” proponendola a simbolo della fuga dei cervelli. La storia di Sandra Savaglio somiglia a una fiaba: diciassettenne, quando ancora frequenta il liceo scientifico ‘Scorza’ di Cosenza legge Asimov e scopre la sua vera passione “Da grande mi piacerebbe fare la scienziata astrofisica, adoro scrutare il cielo, le galassie, pensare all’infinito, capire com’è fatto l’universo”. Passione che la porta, molti anni dopo, nel gruppo di studiosi che, alle Hawaii con il telescopio ‘Gemini’, scopre le origini più antiche della nostra galassia.

Dal desiderio di ripartire dalle risorse endogene, puntando sui nostri cervelli per superare la crisi, è scaturita così la decisione della Giuria del Premio Casato Prime Donne, composta da Francesca Cinelli Colombini (presidente), Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione.

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