Vi presentiamo Pisco: l’acquavite del Perù

180 produttori, 10 grandi marchi. Noi abbiamo assaggiato il Pisco Puro Quebranta di Ocucaje.

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Pisco

Pisco: una città, un’acquavite. Anzi l’acquavite per eccellenza del Perù, anche se poi è prodotta anche in Cile.

Si tratta di un distillato di mosto di vino, ideato nel 16° secolo e già esportato nell’Ottocento, che fra i due stati sud-americani presenta nette differenze. Le scopriamo durante una lezione dell’ANAG (l’Associazione Italiana Assaggiatori Grappa) presso la distilleria Bonollo di Torrita di Siena.

 

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Grappoli di Quebranta

Partiamo dai vitigni. Mentre in Cile vengono usati unicamente vitigni aromatici, soprattutto della famiglia dei Moscati – dallo Zibibbo al Moscato di Frontignan, dal Moscato Nero (un clone del Brachetto) al Moscato giallo – ma anche da Pedro Ximenez e Torontel, in Perù è possibile usare sia uve aromatiche che neutre fra cui, rispettivamente Abilla, Itala, Moscatel e Torontel per il primo gruppo e Uvina, Mollar, Negra Corriente e la più usata Quebranta per il secondo gruppo.

Le differenze maggiori vengono determinate però dal metodo di distillazione e affinamento.

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Tipiche tinajas

In Cile la fermentazione avviene in tini di legno solo nelle grandi aziende e vengono usati metodi di distillazione continui. Ne nascono quattro tipologie di Pisco, divise per gradazione: il Corriente o Tradicional che si aggira sui 30° vol., l’Especial sui 35°, il Reservado sui 40° e il Gran Pisco sui 43°.

In Perù invece la produzione è ancora di tipo familiare, con la pigiatura che viene effettuata con i piedi e la fermentazione che avviene nelle tinajas, anfore alte solitamente un metro e mezzo. La distillazione è di tipo discontinuo e dà vita anche qui a quattro differenti tipologie di Pisco basate sul tipo di uva usata: quello Puro da uve non aromatiche, quello Aromatico, il Pisco Acholado ottenuto dalla mescolanza dei due precedenti tipi e il Mosto Verde, unico al mondo per tipologia in quanto ricavato da mosto a fermentazione incompleta. PiscoA oggi in Perù esistono circa 180 produttori che confluiscono però il loro prodotto a pochi grandi marchi: quindi, di fatto, sul mercato sono circa dieci i brand imbottigliatori.

Noi abbiamo assaggiato il Pisco Puro Quebranta di Ocucaje, azienda fondata nel 1898. Trasparenze nitide, profumi di prugna, fiori bianchi, nocciola, con note tostate che lasciano poi spazio a sentori metallici. In bocca è fragrante, caldo con i suoi 44° vol. che però non infastidiscono, con una nota finale di salvia.

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