Recupero di gusto e olfatto persi a causa del Covid? Ecco 8 consigli utili che arrivano dalla scienza…e dalla cucina!

Un team di esperti al servizio per lavorare sul recupero di gusto e olfatto persi per il Covid che, soprattutto per gli addetti ai lavori, rappresenta un problema enorme

Michele Crippa, gastronomo, conosciuto su Instagram come gastronomik.it sa bene quanto il recupero di gusto e olfatto persi a causa del Covid possa rappresentare un problema, soprattutto per gli addetti ai lavori.

In foto: Michele Crippa e Novella Bagna (fonte: Instagram)

Cuochi, chef, sommelier, assaggiatori professionisti, che costantemente lavorano con i due sensi in questione si trovano ad affrontare la mancanza di due strumenti fondamentali. E Michele Crippa lo sa bene, visto che si è trovato ad affrontare la problematica.

Per questo si è adoperato per trovare una soluzione valida, organizzando una sorta di training per il recupero di gusto e olfatto, laddove la perdita sia causata dal Covid; per questo ha lavorato in team con Novella Bagna, docente di analisi sensoriale in corsi e master universitari presso Alma, esperta in elaborazione dati e validazione dei risultati per la statistica dell’analisi sensoriale e Gian Paolo Braceschi, tecnologo alimentare specializzato in analisi sensoriale

Il team ha collaborato con Good Senses e a CSA- Centro Studi Assaggiatori dando il via a veri e propri training professionali rivolti a chi voglia tentare di recuperare la perdita di gusto e olfatto a causa del Covid.

Esistono rimedi infallibili per riparare alla perdita momentanea di gusto e olfatto a causa del Covid?

La risposta è no. Ci sono però diverse accortezze da tener presenti, così come ha spiegato Michele Crippa a La Cucina Italiana.

“Il virus- spiega il gastronomo- ha creato un danno neurologico che ha interrotto la comunicazione tra il bulbo olfattivo, dove gli odori vengono captati, e la memoria olfattiva, dove la memoria di quell’odore viene custodita, ma non ha intaccato la memoria olfattiva stessa. Con il nostro training noi puntiamo a ripristinare quella strada attraverso la sollecitazione dei ricordi associati… Mi stanno contattando da tutto il mondo, da Israele, come dagli Stati Uniti e ne sono entusiasta perché mi piacerebbe poter aiutare, con ancora più efficacia, chi sta ancora facendo i conti non solo anosmia e ageusia, ma anche con cacosmia e parosmia, che hanno come effetto indesiderato la distorsione della percezione olfattiva”.

1.Non perdere tempo

Se la perdita di gusto e olfatto a causa del Covid non si risolve entro pochi giorni, è necessario rivolgersi al medico di base, che possa indirizzare verso centri medici specializzati

2.Non perdersi d’animo

Lo sconforto è normale, ma va immediatamente superato. La propria esperienza va condivisa per evitare stati di ansia e di depressione

3. Stimolare la memoria olfattiva

Esistono già molti corsi legati alla memoria olfattiva. Nella preview un piccolo esempio di cosa si può tentare di fare.

Il training messo a punto dal team prevede l’utilizzo di una sensory box, ovvero una raccolta di 20 aromi molto conosciuti in Italia.

4. Mantenere vivo l’interesse nei confronti del cibo

Il punto è di fondamentale importanza, in relazione sia ad un benessere psicologico, che alla corretta alimentazione, ancor più fondamentale visto il periodo di convalescenza.

5. Sperimentazione

Il ritorno alla normalità avverrà con tempi diversi per ognuno. Assaggiare costantemente, quasi quotidianamente, cibi e bevande che appaiono senza sapore o dal sapore distorto, sarà fondamentale per poter di nuovo imparare a riconoscerne il sapore.

6. Stimolare le sensazioni

Gli altri sensi saranno di fondamentale importanza in questo periodo, che si spera essere più breve possibile. Le sensazioni chemestetiche sono indotte chimicamente e non implicano l’attivazione dei ricettori di gusto e olfatto.

Alcuni cibi danno piacevoli sensazioni anche al tatto: provate!

7. Masticare lentamente

L’operazione permetterà di carpire anche il minimo cambiamento nella percezione gustativa e olfattiva: masticare lentamente attiva la salivazione e consente la dispersione delle molecole odorose nella cavità orale.

8. Attenti all’aspetto del cibo

Un’attenzione particolare va rivolta alla presentazione visiva del cibo: un bel piatto rende l’esperienza più piacevole e soddisfacente. Questo anche in relazione all’importanza del punto 2.

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