Vino e agricoltura attendono il Recovery Plan

Quali vantaggi per la viticoltura con questo Recovery Plan?

“Un’opportunità unica e irripetibile” così è stato definito il Recovery Plan da Andrea Sartori, Presidente del Consorzio Italia del Vino.

Gli investimenti previsti nel settore agricolo saranno pari a 2.5 miliardi di euro mentre quelli per Turismo e Cultura passano da 3,1 a 8 miliardi.

L’obiettivo è quello di coniugare una filiera agroalimentare sostenibile con una economia circolare virtuosa. I due assi di sviluppo – prosegue Sartori – sono imprescindibili se si vuole arrivare a quella crescita dinamica e propulsiva che aumenti l’appeal e l’eccellenza dell’agroalimentare ‘made in Italy’. La valorizzazione di questi due asset, con una rivoluzione verde virtuosa agganciata alla transizione ecologica e al digitale, porterebbe al tessuto imprenditoriale italiano un’impennata in termini economici e occupazionali”.

Al centro degli investimenti tutto ciò che ruota attorno ai progetti dell’agricoltura 4.0.

Stando alle stime preliminari sull’agricoltura presentate in un rapporto Istat 2020 l’Italia è ancora al primo posto in termini di valore aggiunto nella produzione con 31,3 miliardi di euro, davanti a Francia e Spagna. “Un dato- aggiunge Sartori- che, a fronte del calo del 3,3% del volume produttivo, conferma quanto la filiera agroalimentare italiana sia un asset strategico sul quale investire in maniera massiccia”.

Related Posts

Ultimi Articoli