Vino all’asta: nel 2019 mossi oltre mezzo miliardo di dollari

Il mercato delle aste del vino cresce con Stati Uniti prima in assoluto. Ottimi risultati anche per il Bel Paese

Le aste sono ormai i luoghi per eccellenza dove aggiudicarsi vini pregiati e vecchie annate introvabili. Questo perché sta crescendo sempre di più in tutto il mondo il collezionismo del vino che trova proprio nelle aste il mercato perfetto per scovare la rarità e i grandi prodotti enoici internazionali. I prezzi possono spesso essere rapportati a quelli dei canali tradisionali e qualche volta risultano addirittura più convenienti.
Secondo la ricognizione tra le maggiori case d’asta firmato da “Wine Spectator”, nel 2019 l’acquisto del vino all’asta tra Usa, Uk, Svizzera ed Hong Kong, e anche on line, ha generato un giro d’affari di circa 521 milioni di dollari, in crescita del 9% sul 2018, che aveva già fatto segnare un sensazionale +26% sul 2017. Questa crescita è stata guidata dalla diffusione delle aste in Europa (+19%) e in Asia (+17%). Come primo Paese in assoluto si confermano gli Usa, con 225 milioni di dollari (+2%), e con New York che, da sola vale quasi quanto tutta l’Asia (156 milioni di dollari sui 160 messi insieme da Hong Kong e Shanghai, con una crescita del 20% anno su anno). Ma nelle quotazioni cresce l’Italia, con i grandi nomi come il Masseto, il Sassicaia o il Barolo Monfortino di Giacomo Conterno, anche se per ora rimane dietro alla Francia, con i grandi classici come il Borgogna e il Bordeaux.

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