L’uva fa bene al cuore, lo conferma uno studio del Crea

L’uva e i suoi effetti benefici in uno stuido del Crea e dell’Università di Bari

Che l’uva fosse un alimento alleato della salute è un fatto ormai noto, proprio la sua peculiare composizione. Ma quali sono i reali benefici del consumo di questo frutto? Da uno studio del Crea, in collaborazione con ricercatori dell`Università di Bari, è emerso che gli effetti salutari dell’uva fresca potrebbero contribuire a ridurre le malattie cardiovascolari, che persistono anche quando se ne interrompe l’assunzione.

È stata utilizzata, per la prima volta, uva da tavola, e nllo specifico la Autumn Royal, a bacca nera, proprio per le sue caratteristiche: moderato contenuto di zuccheri, elevato contenuto di composti polifenolici e in particolare di antociani, elevata attività antiossidante. Sono stati reclutati 30 volontari sani: 20 hanno assunto una dieta arricchita d`uva e 10 hanno seguito la loro dieta abituale ma priva di uva. L’assunzione prolungata di uva ha un effetto anticoagulante, e non si è verificato un aumento della glicemia o del profilo lipidico, come normalmente si tende a pensare.

Ricca di sali minerali, vitamine A, B e C, e polifenoli, l`uva ha infatti proprietà ricostituenti e antiossidanti, perché combatte i radicali liberi responsabili del deterioramento dei tessuti e del DNA. Con il suo contenuto di acqua e fibre purifica intestino e fegato. Inoltre è un valido ausilio nel trattamento dei principali fattori di rischio dell`aterosclerosi come l`ipertensione, il diabete, l`iperlipidemia e lo stress ossidativo, al punto da poter contribuire a ridurre la mortalità legata ai disturbi cardiovascolari.

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