Sequestrati a Brescia 235mila litri di alcol destinato al traffico illecito di bevande alcoliche

AssoDistil ringrazia le istituzioni.

AssoDistil applaude ai risultati delle ultime operazioni anti-frode, contro il traffico illecito di bevande alcoliche. imgres“Ringraziamo le istituzioni competenti – commenta Antonio Emaldi, presidente dei distillatori – le prime vittime del traffico illecito di alcol sono gli operatori onesti. Ecco perché rinnoviamo la nostra volontà di collaborare con gli organi di controllo”. In particolare l’inchiesta della Guardia di Finanza in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, ha portato al maxi-sequestro, effettuato a Brescia, di 235mila litri di alcol destinato alla produzione di grappa, whisky, sambuca e rum, con irregolarità sulla corretta indicazione Igp, oltre a difformità rispetto alle norme europee e all’evasione fiscale.

“Siamo molto contenti – commenta Antonio Emaldi, presidente dell’associazione dei distillatori – le prime vittime delle frodi sono gli imprenditori che operano correttamente. In Italia, come dimostra l’indagine bresciana, i controlli funzionano. E ci preme poi sottolineare l’importanza del sequestro dei prodotti illegali già confezionati e distribuiti alla GDO, che avrebbero creato ulteriori danni economici rilevanti a tutte le aziende del comparto che lavorano nel rispetto delle leggi e dei consumatori”.

“La vicenda di Brescia – osserva Emaldi – ci conferma che i meccanismi di controllo e repressione istituiti nel nostro Paese sono all’avanguardia ed efficaci. Ringraziamo quindi pubblicamente l’Agenzia delle Dogane e la Guardia di Finanza, per l’ottimo lavoro svolto e per l’azione di tutela che sapranno esprimere anche in futuro”.

Emaldi sottolinea anche l’importanza del decreto 747, che regola l’imbottigliamento della grappa nel luogo d’origine: “abbiamo un’arma potente contro i tentativi di contraffazione della nostra acquavite di bandiera. Sui prodotti del ‘Made in Italy”, come l’Ig Grappa ed il Brandy italiano, grazie al Mipaaf, all’Agenzia delle Dogane e alla Guardia di Finanza, vige un sistema di verifiche assai rigoroso, che non ha eguali in tutta Europa”.

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